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Il Made in Biella sul palco della Scala

Per l’opera “Salomè” un abito-scultura composto da 300 chili di nastro rosso della Filatura Di.Vè di Vergnasco

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Dopo due anni di “sospensione” a causa della pandemia, l’opera “Salomè” è finalmente andata in scena sul palco del Teatro alla Scala di Milano. Sette recite, dalla scorsa settimana e sino a fine mese.

Applausi e ovazioni da parte del pubblico in sala. E grande orgoglio per il cosiddetto Made in Biella: presente infatti un abito-scultura, progettato a quattro mani dallo scenografo Paolo Fantin e dalla costumista Carla Teti, composto da 300 chili di nastro rosso della Filatura Di.Vè di Vergnasco. Al termine della “Danza dei Sette Veli”, il soprano si libera della tunica insanguinata e da essa si dipanano matasse di lana che vanno a formare un cono salendo verso il cielo.

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