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Il futuro di Biella non passa dai supermercati

L’analisi di Vittorio Barazzotto

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Tanti soldi, poca sanità

Paletta verde della sovrintendenza, finalmente alle vecchie pettinature di via Carso sarà concesso un futuro di rinascita. Nelle imponenti strutture che hanno reso grande la storia industriale biellese nascerà, come si sapeva da tempo, un nuovo supermercato.

Se da una parte la notizia parrebbe positiva per il recupero edilizio dei capannoni ormai fatiscenti, dall’altra evidenzia la pochezza della politica che lancia una proposta piatta e anacronistica. La costruzione di un supermercato Conad, quasi a ridosso di quello fatto costruire due anni fa su via Carso e che aveva fatto cementificare un’area verde, quale garanzia sul futuro può regalare al Biellese, quali benefici porterà all’indotto?

Una volta la politica scriveva i programmi elettorali, che potevano essere condivisibili o inconcepibili, ma che contenevano le idee di sviluppo del territorio sul lungo termine. Erano sintesi di un confronto serrato, tra cittadini ed esperti, con obiettivi che a volte non si riuscivano a realizzare perché si andava a casa prima.

Questa amministrazione non ha mai avuto un programma, non ha capacità progettuale, pensa a sopravvivere per se stessa e da tempo ha rinunciato a dare vita alla città, “appaltando” a terzi, senza neppure un confronto, la decisione di quello che si farà (Che cosa bene non si sa).

Lo sviluppo urbanistico inciderà sulla vita delle persone e in particolare sul rione San Paolo, in cui i negozi chiusi, come documentato qualche giorno fa su La Stampa, superano le attività commerciali ancora aperte.

Di tanto il Biellese ha bisogno, si potevano creare strutture con finalità ricreative, ludiche, culturali, sociali, scolastiche, sfruttando anche la posizione panoramica degli edifici che avrebbero impreziosito progetti più ambiziosi e utili per tutto il territorio.

Mutuando quello che si scriveva nei giudizi ai maturandi, a questa amministrazione manca la capacità d’astrazione. Non è poca cosa per chi dovrebbe proiettare nel futuro il capoluogo. L’ufficializzazione di questa “non notizia” certifica l’incapacità dei nostri amministratori e ci fa sprecare l’ennesima possibilità di riscatto per il Biellese.
Vittorio Barazzotto

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1 Commento

1 Commento

  1. elena rossetti

    6 Giugno 2022 at 8:11

    La penso esattamente come il Signor Vittorio Barazzotto

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