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Il drago nero smarrito ritrovato dopo 10 giorni
Dopo 10 giorni il drago nero disperso a Sagliano abbraccia nuovamente la sua famiglia. È stata la proprietaria stessa a ritrovarlo
SAGLIANO MICCA – Dopo 10 giorni il drago nero disperso a Sagliano abbraccia nuovamente la sua famiglia. È stata la proprietaria stessa, Morena Nuvolone, a ritrovarlo disteso al sole su una lapide del cimitero. L’animale sta benissimo e ora è ritornato a casa, tra la gioia della sua famiglia.
Drago nero smarrito ritrovato dopo 10 giorni
«È stata una bella sorpresa – racconta la signora -, io e mio figlio non ci speravamo più. Spina è scomparso il 12 agosto e da quel giorno in avanti abbiamo fatto passeggiate tutti i pomeriggi nella speranza di ritrovarlo. Il 20 agosto, per caso o per fortuna, ci siamo diretti verso il cimitero di Sagliano e, guardando il Parco della Resistenza, abbiamo visto Spina sopra una lapide, che prendeva il sole. L’emozione che abbiamo provato in quel momento è stata davvero indescrivibile, una felicità fuori dal comune. L’idea di ritrovare Spina, ormai, sembrava soltanto un lontano miraggio».
“Fortunatamente stava bene”
Prima del ritrovamento, nonostante i numerosi appelli lanciati dalla signora Nuvolone tramite Internet e i social, non era stato ricevuto, da lei e dalla famiglia, alcun tipo di segnalazione.
«Credo sia stato perlopiù nei campi – racconta la signora Nuvolone – dato che, una volta a casa, Spina non ha dato segni di fame ed era in perfetta forma fisica. Fortunatamente, il caldo di questi giorni ha contribuito a far sì che non patisse il freddo, letale per questi animali».
“Perderlo è stato quasi come un lutto”
Il rettile, acquistato all’inizio del primo lockdown, la cui detenzione è pienamente legittima e non considerata a rischio, è stato un fedele compagno nel corso di questo periodo così difficile: «Perderlo è stato quasi come un lutto. Vedere la teca in cui Spina dormiva, vuota, è stato un vero e proprio colpo al cuore, non solo per me e per mio figlio, ma anche per i miei animali. I miei gatti addirittura si sedevano a fissare le vetrate del terrario, in cerca del drago, loro compagno di giochi, quasi chiedendosi dove fosse. La scomparsa di Spina è stata veramente difficile da elaborare, proprio perché ormai era una parte integrante della nostra famiglia e il fatto che, improvvisamente, non ci fosse, ci ha fatto temere di non poterlo mai più rivedere».
L’animale era fuggito per una distrazione
Ed è così che la signora Nuvolone ci confessa di sentirsi in colpa, in quanto l’animale è fuggito per una sua distrazione: «Avevo messo Spina sul davanzale del mio studio, come d’abitudine, quando il corriere ha suonato al citofono. Mi sono allontanata dalla stanza per andare ad aprire la porta, ma ho dimenticato la finestra aperta e l’animale è fuggito. Giunta di nuovo nello studio, ho subito notato che Spina non cera più, quindi senza neanche riflettere mi sono precipitata fuori nell’intento di trovarlo ma ormai era troppo tardi. Mi sono sentita profondamente responsabile della scomparsa, soprattutto nei confronti di mio figlio, che lo aveva tanto desiderato».
Molte persone hanno sostenuto la proprietaria anche se alcuni le hanno rimproverato la sua distrazione, mostrando disapprovazione per le libertà concesse all’animale: «Spina è completamente innocuo. È una lucertola domestica, non un coccodrillo. Addirittura, a volte, mi si addormenta sul petto, gioca con i miei gatti e si dimostra sempre socievole. Insomma, non è pericoloso né aggressivo».
A seguito alla vicenda, alcune persone si sono interessate a questo tipo di animale e hanno contattato la signora per avere informazioni a riguardo: «Alla fine ogni cosa si è risolta per il meglio; sono lieta che questa esperienza abbia portato la gente a conoscere meglio questo animale, abbattendo gli stereotipi e i pregiudizi che spesso esistono nei confronti dei rettili».
Viola Borio
Greta Osside
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