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Il cuore dei biellesi dona un milione e mezzo di euro

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Quasi un milione e mezzo di euro donato dai biellesi in un mese per combattere il Covid-19. Fa impressione la somma raccolta in così poco tempo grazie alla solidarietà di tanti cittadini e aziende, soprattutto se si pensa che in quattro settimane è stata superato il denaro racimolato in sei anni di vita dall’associazione Amici dell’Ospedale. Associazione che alla luce di questa enorme mobilitazione ha sentito il dovere di ringraziate tutti i donatori.

«Grazie al loro aiuto – si legge in una lunga lettera rivolta a tutti coloro che hanno contribuito – il nostro ospedale può sostenere l’impatto con questa emergenza improvvisa e furiosa che ha colto tutti impreparati. Le donazioni di un mese, superando quelle di sei anni, si avvicinano al milione e mezzo di euro. Di questi oltre un milione è stato prontamente impegnato per le esigenze sanitarie che verranno a tempo debito descritte e pubblicate».

«La Direzione ASL e l’ingegneria clinica – spiegano ancora dall’associazione – si sono impegnate senza sosta in un lavoro delicato e gravoso per rispondere in tempi brevi alle esigenze di operatori sanitari che non si sono fatti travolgere da questo tsunami. Sono stati aperti da un giorno all’altro nuovi reparti d’intensiva per far fronte ai ricoveri senza dare alcun disagio. Grazie».

Le donazioni dei cittadini sono andate di pari passo con gli sforzi di tutto il personale sanitario e amministrativo dell’Asl: «Dare ad altri è stato sentito come dovere. Il vostro apporto ha reso possibile curare meglio e curare più persone. Sta continuando così. Il maggior numero di ammalati deve tornare a casa. Sono mariti, mogli, genitori, figli, nonni e nonne: le donazioni servono a farli tornare a casa. E’ umano soffrire, morire in solitudine no. Forse è anche la rabbia che tiene in piedi le tute bianche. Finirà».

E il pensiero inevitabilmente corre al futuro: «Sarà necessario affrontare il dopo: le macerie, la rinascita. Servirà la forza dei giovani e l’esperienza dei vecchi. Anche il sorriso dei bambini. Tutti, col loro apporto, sembrano aver mirato alla settimana di Pasqua. Questa settimana nella nostra cultura è quella che, credenti o non, ha formato la nostra coscienza, orientato le nostre scelte, condizionato le nostre abitudini, dato il senso alla nostra vita. In questa settimana si concentrano le difficoltà, la sofferenza, i sentimenti, le paure, la speranza, la gioia, i valori, tutto quel che ci è occorso in questo periodo. Tutto è descritto in questa settimana che termina con la Redenzione e la Pasqua. Grazie a tutti».

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