Attualità
Il Circolo Sociale di piazza Martiri cambia gestione
Il Circolo Sociale di piazza Martiri cambia gestione
Scade il contratto con gli attuali responsabili
Il prestigioso Circolo Sociale di piazza Martiri cambia gestione. Si chiude così dopo nemmeno quattro anni il contratto che legava i soci del circolo, attualmente presieduto da Simone Mainardi, allo chef Pietro Calcagno, titolare del ristorante “La Lira” di via Repubblica, la cui gestione era iniziata nel settembre 2015. Un’esperienza a cui il direttivo ha deciso di porre la parola “fine” alla scadenza del contratto.
Ovviamente da parte dei responsabili del Circolo è già iniziata la ricerca di nuovi gestori che, per quanto non vi siano ancora conferme, sembra siano già stati individuati. Si tratterebbe di una coppia di coniugi che dovrebbe “entrare in servizio” a partire dal mese di settembre, all’apertura della nuova stagione, se non addirittura prima.
Da sempre il Circolo Sociale è riservato esclusivamente ai soci ma tra le ipotesi sul tappeto vi è anche quella di consentire un parziale accesso anche ai non iscritti. Se una volta si pensava ai pranzi domenicali, oggi la soluzione potrebbe essere rappresentata dal consumo della colazione.
Tanto per capire l’importanza del Circolo per la società cittadina, da sottolineare che i locali di piazza Martiri della Libertà vennero inaugurati nel lontanissimo 1878, dall’allora re d’Italia Vittorio Emanuele II. Ovvero 141 anni fa, quando l’unità d’Italia era stata realizzata da meno di venti. Dal momento dell’inizio di attività, il Circolo è diventato il ritrovo preferito ed esclusivo della gente che conta, i soci stessi oppure i loro amici.
Nel corso degli anni i locali sono diventati sede, e lo sono tuttora, anche di importanti club di servizio biellesi e di numerose associazioni cittadine. Un vero e proprio spazio di rappresentanza dove portare personaggi importanti in visita nella nostra città.
Nel periodo temporale più vicino a noi, una gestione che rimarrà per sempre nella storia dell’istituzione è quella legata al mitico Romeo – all’anagrafe Romeo Girardo – che è stato presenza fissa per quasi un trentennio. Tanto che i non soci, i non “addetti ai lavori” pensavano che Romeo fosse il proprietario dell’intero circolo.
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