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I senza fissa dimora di Biella abitano in via Giardini di Marzo

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Tutti, secondo la legge, devono essere iscritti all’anagrafe nel Comune in cui sono residenti o là dove hanno eletto il proprio domicilio, anche nel caso in cui un domicilio vero e proprio non esista.

Tutti, secondo la legge, devono essere iscritti all’anagrafe nel Comune in cui sono residenti o là dove hanno eletto il proprio domicilio, anche nel caso in cui un domicilio vero e proprio non esista. A Biella, fino a oggi, esisteva una via fittizia, denominata “via senza fissa dimora”, al cui numero 1 venivano registrate le persone che – appunto – non hanno una casa abituale. Una delibera della giunta ha cambiato il nome alla “via che non c’è”: da lunedì 21 marzo si chiama “via Giardini di Marzo” e così comparirà sui documenti delle 86 persone iscritte all’anagrafe cittadina come senza fissa dimora.

«Si tratta, nella maggior parte dei casi, di donne e uomini con percorsi di vita difficili» spiega Fulvia Zago, l’assessore che si occupa anche della toponomastica cittadina. «Il vecchio nome della via suonava come uno stigma, quasi la fine di un percorso. Abbiamo pensato, visto che la legge ce lo consente, a un nome che invece simboleggiasse un nuovo inizio e che non fosse legato alla realtà o a personaggi, dettaglio che avrebbe reso più lungo l’iter». E così, con la complicità di Lucio Battisti e di una sua vecchia e nota canzone, ecco il riferimento alla primavera e alla natura che rinasce.

«Speriamo che sia di buon auspicio» sorride Fulvia Zago, «nel momento in cui dovranno mostrare i loro documenti, magari per cercare un nuovo lavoro».

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