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I “no” a oltranza ci presentano il conto

Il commento di Vittorio Barazzotto

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BIELLA – Viviamo una costante decrescita, tutt’altro che felice se si considera che siamo sempre più tristi e depressi con l’aggravante che la crisi energetica, esasperata dalla guerra russa in Ucraina, disturba il nostro tenore di vita, oltre che il morale e trovare un rimedio sembra quasi impossibile.

La situazione nazionale è ben fotografata dal contesto biellese, dove il fronte del “no ad oltranza” avanza e spiana la possibilità di trovare soluzioni per la gestione delle nostre emergenze, negando qualsiasi tipo di confronto. Si va dal destino dei rifiuti all’accumulo d’acqua (parliamo di invasi e non di dighe) per i periodi di siccità, fino alla produzione di energia. La battaglia contro l’inceneritore si affianca a quella che impedisce l’ampliamento delle discariche, con il risultato che continuiamo a smaltire i nostri rifiuti fuori regione a costi considerevoli.

La produzione di energia è ostacolata da chi non vuole pannelli fotovoltaici sui campi, pale eoliche sulle colline o centrali ai confini delle proprie case. A questo si aggiunge il rifiuto ideologico al nucleare, che tuttavia acquistiamo dai cugini francesi. Nessuno è però disposto a rinunciare al riscaldamento alto in inverno, al fresco dell’aria condizionata in estate, alla connessione costante al wi-fi ed all’agio della propria automobile lasciando magari circolare i pullman vuoti.

E’ giusto protestare, inoltre la mobilitazione sociale è un segnale di democrazia, tuttavia certa politica sfrutta le preoccupazioni legittime della popolazione per ottenere un consenso immediato e premiante alle urne, consapevole che le criticità non affrontate oggi diventeranno problemi ingestibili domani. Ora stiamo pagando il conto delle non scelte fatte da una politica incapace di assumere posizioni impopolari.

Aumentano così i prezzi delle materie prime e cala il potere d’acquisto, in pratica ci impoveriamo sempre di più. Diventare consapevoli delle nostre scelte è uno sforzo di maturità da fare per generare una politica in grado di affrontare i problemi e non di strumentalizzarli per ottenere più consensi, lasciandoci in una situazione di perenne emergenza che ci toglie la serenità.

 

Vittorio Barazzotto

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