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I caldarrostai dei Giardini Zumaglini concludono la stagione e danno appuntamento a settembre

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I caldarrostai dei Giardini Zumaglini concludono la stagione e danno appuntamento a settembreDa mezzo secolo rappresentano una vera e propria istituzione ai Giardini Zumaglini, grazie ad un’attività di famiglia tramandata da padre in figlia. Si tratta dei caldarrostai Giuseppa Friddini e Giorgio Borsato, che da anni portano sulle tavole dei biellesi le immancabili specialità autunnali, le “pline”.
«Ha iniziato mio padre nel lontano ‘72 e da allora non ci siamo più fermati – commenta Giuseppa Friddini – Io e mio marito siamo subentrati nel ‘99 mantenendo inalterati luogo e qualità. Si tratta di un mestiere bellissimo, un’arte antica che affonda le sue radici proprio nel nord Italia e che propone una materia prima buona, nel pieno rispetto della tradizione piemontese e biellese. Oggi (ieri per chi legge), si conclude dopo quattro mesi il nostro “turno stagionale”, mi mancherà questo lavoro e il contatto con la nostra affezionata clientela. Adesso tornerò a fare la casalinga e la nonna, mentre mio marito si occuperà della coltivazione della terra, prima di ripartire con la vendita delle caldarroste alla fine del mese di settembre».
Per quanto riguarda il periodo appena terminato, non sono mancate come al solito le soddisfazioni. «La partenza non è stata delle migliori in quanto a fine agosto ha piovuto poco, la castagna era quindi abbastanza asciutta e abbiamo dovuto buttare via un po’ di materia prima – continua Giuseppa Friddini – Ma nonostante questo siamo molto contenti di come l’attività sia proseguita nei mesi successivi. Anche le temperature sono state meno rigide rispetto agli scorsi anni, e questo ha agevolato e reso ancor più piacevole il nostro lavoro.
«E’ sempre bello inoltre constatare come i biellesi, nonostante il trascorrere del tempo, non perdano le usanze del passato – continua – Abbiamo visto i bambini crescere e diventare maggiorenni, gli adulti divenire anziani e nel frattempo tramandarsi tra loro le antiche tradizioni, in primis quella di ricordare i defunti nella notte tra l’1 e il 2 novembre portando in tavola vino e caldarroste».
Oggi, come si è detto, è tempo di “ferie” anche per Giuseppa e Giorgio. «Ringraziamo la clientela per aver scelto anche quest’anno le nostre specialità .- conclude la titolare – Ci rivediamo a settembre».
Giulia Gaia Maretta

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