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I cacciatori: «Diamo tanto fastidio? Siamo pronti a “scioperare”, poi mandate l’esercito a fermare i cinghiali»

Dellarovere, presidente Federcaccia, interviene dopo i recenti articoli: «Basta subire, non ci sentiamo tutelati»

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BIELLA – «Adesso basta subire. Diamo così tanto fastidio? Perfetto, siamo pronti a “incrociare le doppiette”».

E’ un fiume in piena Guido Dellarovere, presidente regionale di Federcaccia, che dopo le recenti polemiche arriva a minacciare una sorta di “sciopero” dell’attività venatoria: «Siamo stanchi di subire azioni di disturbo e dispetti – spiega -, ma anche di essere costantemente dipinti come i “cattivi” della storia. Non ci sentiamo tutelati, né tantomeno sostenuti dalle associazioni degli agricoltori. Se continua questa campagna d’odio, siamo pronti a fermarci. Poi, quando i cinghiali devasteranno sempre più campi e provocheranno sempre più incidenti, che mandino l’esercito o gli animalisti a fermarli».

Ha il dente avvelenato Dellarovere, in particolare per le notizie degli ultimi giorni, tra le quali quella della nascita di un comitato anti caccia.
«Mille, duemila, o quanti siano i sottoscrittori, davvero poco importa, dal momento che, anche se evitano di dirlo, il comitato ha valenza su tutto il pianeta (almeno in Italia sicuro) e pertanto, rapportato alla popolazione, ben si evince che il suo peso ha percentuali da prefisso telefonico – ribatte -. Onestamente, lor signori non mi preoccupano affatto, anche perché già a suo tempo sono stati promotori di fallimentari raccolte firme (più o meno farlocche), dei vari referendum anticaccia che poi hanno fatto tutti la stessa fine, che poi è la fine che ogni anno la natura fa fare alla neve di Bielmonte».

Dellarovere non ci sta proprio a veder dipingere i cacciatori come i “cattivi” della storia.
«Adesso è proprio ora di finirla con la caccia alle streghe – sono le sue parole -. La verità è che i cacciatori rispettano le regole, ma subiscono sistematicamente azioni di disturbo. D’ora in poi noi cacciatori non staremo più zitti e buoni a subire, saremo noi i primi a chiamare le forze dell’ordine per essere tutelati e rispettati. Spiace che proprio in questo momento in cui si comunica la nascita di questo nuovo comitato, venga parallelamente emesso un rapporto delle forze dell’ordine secondo il quale i cacciatori sarebbero stati sanzionati innumerevoli volte».
Il riferimento è al bilancio dell’attività di prevenzione e repressione delle irregolarità nell’ambito della pratica venatoria, portata avanti dai carabinieri forestali.

«E’ doveroso portare a conoscenza di chi non è informato – puntualizza a questo proposito – che il verbale minimo previsto dalla normativa venatoria è di almeno 200 euro e, pertanto, la notiziona pazzesca apparsa sui giornali delle multe ai cacciatori per circa 1000 euro si commenta già da sola, anche perché voglio ricordare che, solo nel Biellese, con l’inizio della caccia programmata, da settembre, sono circa 1500 le doppiette che escono per cinque giorni alla settimana. Fate due conti. Ben comprendo perché la notizia dovesse esser riportata, ma mi piacerebbe un giorno vedere analoga attenzione e trattamento quando si parlerà delle sanzioni agli automobilisti, di quelle fatte a chi abbandona la spazzatura in giro deturpando l’ambiente, di quelle fatte a chi maltratta gli animali domestici, piuttosto che quelle fiscali… ma sappiamo che ciò non capiterà mai perché il cattivone cacciatore che spara in maniera non conforme alla normativa sicuramente farà sempre più notizia dell’alcolizzato che sfreccia senza patente sulle strade biellesi rischiando di ammazzare qualche povero cristo. Ci siamo abituati».

«E’ evidente – continua – che i cacciatori sono figure indispensabili per la gestione del proliferare delle specie invasive, così come è palese che lo sparuto numero di personaggi continua imperterrito a cicalare fantasie non corrispondenti alla realtà. Voglio ricordare che noi cacciatori operiamo sotto l’egida della Provincia di Biella quando interveniamo a fare i contenimenti, siamo gestiti da un Ente AT-CA BIELLA 1 (ambito territoriale caccia e comprensorio alpino) formato da 20 soggetti di cui solo 6 sono cacciatori e, giusto per sottolinearlo, all’interno di detto ente ci sono ben 4 rappresentanti del mondo ambientalista, quei rappresentanti riconosciuti dal Ministero dell’Ambiente e non da Gattopoli o Miciolandia. Stiamo parlando di persone credibili e serie che dedicano il loro tempo per l’ambiente in collaborazione con cacciatori, agricoltori, allevatori ed enti local».

Dellarovere conclude con una provocazione, parlando proprio del neonato comitato: «Ammetto di essere davvero molto curioso di vedere quando questi signori, a parole così abili e capaci a contenere le specie invasive, si troveranno a dover spiegare agli agricoltori come convinceranno i cinghiali ad evitare di arare i loro campi, piuttosto che ai caprioli di mangiare l’uva delle loro vigne e perché no, quando incontreranno i familiari di quelle persone morte a causa dei continui incidenti stradali causati dalla fauna selvatica. Noi andiamo avanti, certi di fare un grande lavoro sociale, etico e migliorativo per l’ambiente. A questi signori lasciamo le estese praterie di Whatsapp e dei vari social media. Perché noi vogliamo davvero il bene dell’ambiente, realmente e senza fare propaganda. E lo dimostriamo ogni giorno. Il resto sono solo “chiacchiere e distintivo”. Detto ciò, se proprio diamo così fastidio, siamo pronti a “incrociare le doppiette” per protesta».

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7 Commenti

1 Commento

  1. Annalisa Piazza

    18 Novembre 2023 at 12:30

    Vergognoso non c’è altro da aggiungere

    • simone

      18 Novembre 2023 at 14:05

      vergognosi siete voi perbenisti!
      con il vostro fare avete rovinato l’italia!!!
      pace e bene per tutti…
      ora basta!!!
      quanto è buono il ragù di cinghiale!!!

  2. Francesco

    18 Novembre 2023 at 21:34

    I cacciatori cercano di giustificarsi dietro la causa dei cinghiali, ma chi giustifica tutti gli uccelli che trovo morti da ferite da pallini da caccia nel terreno dietro casa: merli, civette, barbagianni, passeri, ogni anno fanno una strage di animali, altro che cinghiali

    • Giovanni T

      19 Novembre 2023 at 17:15

      Guarda caso vengono a morire tutti vicino casa tua, anche le civette e i barbagianni che sono animali notturni e di giorno non volano. Da questo si capisce quanto te ne intendi di natura e di caccia.

  3. Ardmando

    20 Novembre 2023 at 8:18

    Piena solidarietà con i cacciatori e la Federazione. Non danno alcun fastidio e svolgono un lavoro (volontario e con spese che sostengono da soli) socialmente utile. I cinghiali sono una minaccia per la salute, la sicurezza e l’economia. Abbatterne il maggior numero possibile è l’unica via. I falsi perbenisti e gli animalari con il c**o degli altri possono andare a prelevare tutti i cinghiali che vogliono e portarseli a casa. Possono tenerseli in appartamento, in cantina, in soffitta, dove vogliono. Visto che i signori (e signore) falsi perbenisti e animalari sono così tanto affezionati a questi parassiti dalle sicure e confortevoli mura di casa e che un cinghiale non lo hanno mai incontrato dal vivo ne tanto meno addosso alla loro macchina. Pieno sostegno ai cacciatori e se c’è da fare donazioni per permettere loro di comprare cartucce e quant’altro, ditemi dove posso donare. Avanti così!

  4. Carmelo

    26 Dicembre 2023 at 18:30

    i cinghiali ci sono perché li avete reintrodotti voi per divertimento

  5. Arturo

    26 Dicembre 2023 at 18:31

    basta cacciatori, gli agricoltori devono essere gli unici ad avere pieno e solo diritto sulle proprie proprietà

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