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I biellesi “liberi” dalle tasse ad agosto, il resto d’Italia due mesi prima

Il punto lo fa Gionata Pirali, presidente di CNA Biella

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i biellesi liberi dalle tasse ad agosto

I biellesi “liberi” dalle tasse ad agosto, il resto d’Italia due mesi prima. I dati della tassazione nel Paese sono fotografati dal Cgia di Mestre, mentre il punto sul Biellese lo fa Gionata Pirali, presidente di CNA Biella.

Sia dalla sede di Mestre sia da quelle di via Repubblica, viene precisato che il dato è teorico. E che scuole, ospedali, forze dell’ordine e la rete di assistenza, servizi e sicurezza dei cittadini è garantita proprio dal sistema di tasse e di imposte. E quindi non c’è demagogia nel rendere ufficiali dati che, comunque, fanno rumore e pure parecchio. Anche perché il Biellese si conferma un territorio che grazie a lavoratori ed imprenditori corrisponde a tutti i livelli cifre enormi di contributi. Non sempre vedendosi corrispondere adeguati servizi e prestazioni, come nei trasporti.

Gli italiani lavorano fino al primo weekend di giugno per pagare le tasse. I biellesi, invece, devono arrivare fino al prossimo mese di agosto.

I biellesi “liberi” dalle tasse ad agosto, il resto d’Italia due mesi prima

Pirali così argomenta e spiega la situazione: «L’Italia ha un sistema di tassazione molto alto, che grava e non di poco sulla vita degli imprenditori e dei cittadini. Mediamente siamo ai livelli di alcuni altri paesi europei, che però a differenza nostra godono di servizi migliori. Questo è il punto della questione, peraltro non nuova. Se un imprenditore paga delle tasse e poi si vede ritornare dei servizi efficienti, il sistema ha un senso.

Viceversa è cronaca quotidiana per imprenditori e cittadini lo scontrarsi con una burocrazia che aggiunge inefficienze a costi. Quindi il danno e la beffa. CNA nazionale ha presentato uno studio contenente cento semplici esempi per sburocratizzare il sistema. Lo studio è stato presentato (per il nostro territorio) alla politica il 28 aprile scorso nella sede di CNA Piemonte. La burocrazia è un fenomeno complesso, che va affrontato con soluzioni non precostituite. In questi anni alcune azioni sono state realizzate ma resta ancora tanto da fare.

Ci sono anche problematiche a macchia di leopardo. Aprire un’azienda in Piemonte richiede più documenti che altrove e meno di un’altra regione. Un sistema non omogeneo, che non aiuta nessuno. E’ chiaro che in questo ragionamento viene chiamata in causa la politica, a tutti i livelli. E’ innegabile che qualcosa, negli anni, sia stato fatto. Ma la somma è sempre uguale: la tassazione resta alta e i servizi alle imprese ed ai cittadini non adeguati».

Tax freedom day

Per gli italiani, dunque, è scoccato lunedì scorso “il giorno di liberazione fiscale” o, come lo chiamano negli Stati Uniti, il “tax freedom day”. In altre parole, dopo ben 156 giorni dall’inizio di quest’anno il contribuente medio ha terminato di lavorare per pagare l’armamentario fiscale italiano. Che, in particolare, è costituito da Irpef, Ires, Irap, Iva, addizionali, contributi previdenziali e tasse locali. Per i biellesi, invece, servono altri due mesi di fatiche.
LEGGI ANCHE: A livello nazionale Biella è la città con le tasse più alte alle imprese con Vercelli e Agrigento

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