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Ha chiuso il bar delle Funivie di Oropa

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Non è stata una bella sorpresa, quella capitata lo scorso lunedì ai frequentatori della funivia di Oropa, che si sono imbattuti nell’improvvisa chiusura del bar situato alla base dell’impianto. Fortunatamente non dovrebbe trattarsi di nulla di preoccupante, almeno per gli affezionati avventori: le serrande dovrebbero restare abbassate ancora per poco, come assicura Andrea Pollono, presidente della Fondazione Funivie di Oropa. Sarebbero infatti già tre i soggetti interessati a rilevare l’attività commerciale a partire dai prossimi giorni.

Non è stata una bella sorpresa, quella capitata lo scorso lunedì ai frequentatori della funivia di Oropa, che si sono imbattuti nell’improvvisa chiusura del bar situato alla base dell’impianto. Fortunatamente non dovrebbe trattarsi di nulla di preoccupante, almeno per gli affezionati avventori: le serrande dovrebbero restare abbassate ancora per poco, come assicura Andrea Pollono, presidente della Fondazione Funivie di Oropa. Sarebbero infatti già tre i soggetti interessati a rilevare l’attività commerciale a partire dai prossimi giorni.

«Il bar – spiega Pollono – continuerà ad esistere. Proprio domani ci riuniremo in consiglio d’amministrazione, e all’ordine del giorno ci sarà appunto l’assegnazione dell’appalto relativo a questo esercizio. Perché cedere l’attività? Perché purtroppo stavamo navigando in un regime di perdita da troppo tempo. Non siamo in grado di continuare a gestirlo, indi per cui preferiamo cederlo interamente ad un privato, “accontentandoci” di dedicarci alla funivia e al Parco Avventura di Oropa».

«Nel corso della riunione – prosegue il presidente – decideremo a chi cedere il bar, considerando sia l’entità dell’offerta economica, sia le garanzie che ci forniranno relativamente alla prosecuzione del servizio».
Va bene, dirà a questo punto il lettore, ma quando riaprirà davvero il bar? «Non appena i tempi tecnici lo consentiranno», spiega ancora Pollono. «Una volta selezionato il candidato ottimale, il tempo di ultimare le pratiche burocratiche e il servizio potrà tornare operativo».

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