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Guerre stellari d’ca nosa

La rubrica settimanale curata da La Biella Che Piaceva

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rubrica la biella che piaceva

“Una nuova speranza”, questo era il sottotitolo del primo Star Wars e questo è stato il must nella testa dei molti biellesi mentre si recavano alle urne nel passato weekend, per fare il loro dovere stellare.

Ma poi cosa è capitato? E’ stato davvero così bello, per tutti? Andiamo con ordine:

Sicuramente non è andata bene per i ribelli del partito democratico che, nonostante lo sforzo (“usa lo sforzo Stella Solitaria” cit.) hanno dovuto arrendersi al predominio dell’Impero Fratelliano, una coalizione ormai radicata in tutta la galassia Italia.

Forti del loro ruolo dominante e guidati dall’imperatore Sith Olivero, l’armata Fratelliana ha messo in campo tutte le armi a sua disposizione, una su tutte l’alleanza con un ex Jedi convertito al lato Oscuro, capace di catalizzare energie a molti sconosciute e dato ormai per per spacciato, il sempre temibile Darth Dino Vader, misterioso essere metà uomo e metà banderuola che, forte del suo sorriso ammiccante, più potente di qualsiasi spada laser, è riuscito a fare incetta di consensi a suon di promesse e strette di mano sudaticce.

Questa strategia è risultata vincente e ha garantito all’impero di conquistare anche gli insediamenti più ostici anche se il prezzo da pagare sarà sicuramente un debito di riconoscenza con il Darth Dino della durata incalcolabile che a confronto le rate Findomestic sembrano una passeggiata.

Dall’altra parte, la principessa MartLeila e il suo gruppo di amici ha fatto di tutto per contrastare l’Impero ma nonostante l’alleanza con il noto contrabbandiere gentiluomo Han Solobonda, e una schiera di Chewbecche e Luke Skywalker tutti uguali e più o meno credibili, alcuni addirittura esclusi per cavilli imperiali burocratici, ha perso la battaglia e infine la guerra.

Un grido di esultanza Nera ha così inondato le vie del centro e in un attimo tutti si sono ricordati che la vita non è un film, non è fantascienza e non c’è quasi mai un lieto fine, ovviamente, tutto dipende dal lato in cui lo si guarda, un lato oscuro per alcuni, una conferma di stabilità e concretezza per altri, una nuova speranza per pochi.

E in tutto questo La morte Nera dov’è? Perché non è stata citata in questo resoconto? Semplice, la famigerata Arma finale dell’impero è sempre stata li, un po’ nell’ombra ma presente, pronta a dare supporto nel momento del bisogno, sferrando colpi letali, senza preavviso e senza mai uscire allo scoperto, ok ma dove si trova? Non ci è dato saperlo, a meno che non lo si chieda alla sua scorta, ovviamente imperiale.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    17 Giugno 2024 at 17:01

    Credevo di averne già lette di cazzate colossali in questa “rubrica” ma questa le batte tutte (per ora). E il fetore di polemica comunista si sente a distanza di chilometri. La sinistra i sinistri in Italia non riescono proprio a fare pace con se stessi e accettare che rappresentano il passato, che hanno perso praticamente ovunque e che continuando così, per fortuna, continueranno a perdere.
    Attendiamo con un fremito (non certo di emozione) il prossimo numero di questa “rubrica”

  2. Steap63

    19 Giugno 2024 at 19:06

    Ma che senso ha questo articolo? Ma voleva essere umoristico, ironico? Voleva fare della satira politica? Boh? Non offendiamo Star Wars…

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