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Greggio e Segre, memoria e lezioni di stile

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È chiaro che la vicenda che ha coinvolto la senatrice Segre ha, in primis, una natura politica a livello nazionale. Che il sindaco prenda posizione a seguito di un’iniziativa delle liste d’opposizione mi sembra comunque doveroso. Il tema è certo concreto e si sarebbe trattato di una questione di stile, recepire quella mozione. Ma le motivazioni di carattere formale adottate per negarle la cittadinanza onoraria hanno un che di ridicolo e pretestuoso.

È in atto un attacco dei media alla dimensione storica della Memoria, e ciò è grave perché chi non la percepisce vive l’onorificenza alla Segre come a una qualsiasi altra persona e non come atto simbolico utile a preservare e rispettare la memoria storica.

La contrapposizione da parte dell’amministrazione cittadina, volontaria o meno, a qualche giorno di distanza, della proposta di onorificenza a Ezio Greggio, apprezzato comico biellese, è grottesca. La gestione di tempi e modi della comunicazione ha fatto sì che l’immagine della Città fosse, nel merito, altamente compromessa. La lezione di stile la dà invece Ezio Greggio, che contestualizza il suo rifiuto in merito alla questione della memoria.

Il vero tema politico locale è che la “mozione Segre” ci vede concordi come Partito Democratico, ma cogliamo l’occasione per sottolineare che se il lavoro delle minoranze consiliari fosse maggiormente condiviso sarebbe più efficace ed efficiente: i temi rilevanti andrebbero affrontati nel modo più inclusivo possibile, anche con la società civile. Questa è la modalità alla quale il Circolo di Biella del Partito Democratico vuole lavorare per i prossimi anni.

Enrico Zegna
Segretario Circolo Pd Biella

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