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Green Pass, nuovo decreto: dove non servirà più dal 1º aprile e poi dal 1º maggio

Da inizio aprile secondo tutte le indiscrezioni che circolano in queste ore il Super Green Pass non sarà più necessario per le attività all’aperto

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Le certezze sono sostanzialmente quattro sul fronte Covid. Primo, tra due settimane, a inizio aprile, si entra in una nuova fase senza stato di emergenza. Secondo, l’obbligo vaccinale per gli over 50 che scade a metà giugno non sarà prorogato (ma manca l’ufficialità e la decisione arriverà solo a maggio). Terzo,  il certificato verde inizia la sua ritirata in concomitanza con la fine dello stato di emergenza, ma si procederà per gradi. Quarto, addio alla Dad.

I casi sono tornati a crescere, ma dagli ospedali non arrivano segnali allarmanti. Il governo Draghi sta per varare, entro fine settimana, forse già domani, il provvedimento che disegnerà l’annunciata (e attesa) road map del ritorno alla normalità. Un ritorno per step graduali. Dal primo aprile gli over 50 non in regola con il vaccino continueranno a essere esclusi da ogni luogo di lavoro. Invece dal 1° maggio dovrebbe bastare il Green Pass base per recarsi al lavoro, ovvero con tampone negativo (antigenico ogni due giorni, molecolare ogni tre giorni): da maggio dunque stop alla sospensione dello stipendio, anche se ci si dovrà sottoporre a un test regolarmente.

Da inizio aprile secondo tutte le indiscrezioni che circolano in queste ore il Super Green Pass non sarà più necessario per le attività all’aperto, dal sedersi al bar o al ristorante, al giocare una partita a calcetto. Ok al Green Pass base anche per salire su bus e metro, e per viaggiare in aereo, treno o nave, fermo restando l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2. E’ altamente probabile che non servirà più in primavera alcun certificato verde per shopping, banche e uffici postali. E forse anche per i clienti di parrucchieri, barbieri, estetisti e tutti i centri di servizi alla persona. A scuola entro qualche settimana la Dad diventerà un ricordo: tutti sempre in classe a prescindere dal numero di contagi tra i compagni (ovviamente i positivi restano a casa). Sul fronte dello sport, gli stadi torneranno a riempirsi fino al 100% così come cinema, teatri e sale da concerto, mentre per i palazzetti dello sport l’indice di riempimento salirà dal 60 al 75%.

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