Seguici su

Attualità

Gramellini commenta la truffa finita male a Vigliano

Pubblicato

il

Massimo Gramellini, editorialista de “La Stampa” oggi dedica il suo “Buongiorno” al terribile episodio che ieri ha sconvolto Vigliano  e il Biellese. Franco Colombo, 73 anni è morto a seguito di un malore subito dopo essersi accorto che due falsi dipendenti Enel lo avevano truffato, portandogli via il contenuto della cassaforte. Non ha retto alla rabbia e alla delusione di aver dato fiducia a quei due individui che con fare gentile si sono guadagnati la sua fiducia.

Massimo Gramellini, editorialista de “La Stampa” oggi dedica il suo “Buongiorno” al terribile episodio che ieri ha sconvolto Vigliano  e il Biellese. Franco Colombo, 73 anni è morto a seguito di un malore subito dopo essersi accorto che due falsi dipendenti Enel lo avevano truffato, portandogli via il contenuto della cassaforte. Non ha retto alla rabbia e alla delusione di aver dato fiducia a quei due individui che con fare gentile si sono guadagnati la sua fiducia.

Ecco le parole di Gramellini

Furto con strazio.

“Hai settantatrè anni e ti senti vitale. Sei stato un camionista e adesso sei un camminatore di montagna abituato a tenere gli occhi aperti e a diffidare. Quando suonano alla porta, in questo martedì di gennaio, dici a tua moglie: vado io. Dall’altra parte dello spioncino ti sorridono due maschi di carnagione chiara. Indossano tute da tecnici, abbozzano saluti in piemontese. Ma tu non apri la porta. Aspetti che ti mostrino un tesserino e si dichiarino in missione per conto dell’Enel. Allora li lasci entrare. Continuano a sorridere e a parlare. Quanto parlano, pensi. Ti raccontano di un problema elettrico, di cavi che finiscono proprio in casa tua e che bisognerebbe controllare. Trafficano con trumenti strani. Finchè uno dei due, il più simpatico, butta lì: “C’è un condotto con qualcosa di metallico: ha una cassaforte in casa?”. E tu lo guidi fino all’antro che custodisce le povere ricchezze di una vita: qualche anello, qualche medaglia, le posate della lista nozze. Un minuto dopo ti riappare davanti con il solito sorriso. “Vado a prendere un attrezzo in macchina e torno”. Ma non torna più, e tu corri alla cassaforte, e le trovi vuota, e ti dai del fesso, e la rabbia ti monta dentro assieme all’umiliazione e alla pressione. Ti senti vecchio da fregare, un vecchio da buttare. Esci per recarti dai carabinieri, arrivi al cancello, poi tutto diventa buio. Ti chiamavi Franco Colombo e abitavi in una villetta a Vigliano Biellese. I ladri si sono presi gioco dei tuoi capelli bianchi e ti hanno pugnalato a morte con le parole meriterebbero l’aggravante di furto con strazio”.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook