Attualità
Gigi D’Alessio come fosse Springsteen
Pausa caffè, la rubrica di Giorgio Pezzana
E’ Ferragosto, le temperature si sono un poco attenuate e forse, com’era solita ripetere mia madre in questa stagione, basteranno un paio di temporali per precipitarci nell’autunno. Ma il clima è ancora estivo, come la stagione impone e quindi, in un sentore di vacanza e di vecchi ricordi di acqua e tamarindo mi ritrovo a sorridere al cospetto dell’enfatico annuncio del concerto di Gigi D’Alessio previsto per il prossimo mese di novembre a Biella.
Si, avete capito bene, il concerto si terrà a novembre, ma l’amministrazione di palazzo Oropa, cui va il merito dell’iniziativa, ha ritenuto di annunciarlo ora, con tanto di fotografia di sindaco ed assessore davanti al Battistero ed un vistoso cartello che riporta il none del cantante.
Non sono un detrattore di Gigi D’Alessio, il suo è un genere musicale che merita il rispetto dovuto alla musica ed ha un seguito, piaccia o no, piuttosto vivace e numeroso, soprattutto tra le comunità del Sud d’Italia. Ho però accumulato abbastanza anni per ricordare i tempi del Cantagiro e del Ferragosto Andornese. Il Cantagiro, organizzato da Ezio Radaelli con il supporto della Rai, era una sorta di giro d’Italia estivo della musica, che portava nelle città italiane i grandi protagonisti della canzone di quegli anni; nel 1966 partì proprio da Biella recando allo stadio tra gli altri Domenico Modugno, Gianni Morandi, Bobby Solo, Wilma Goich, Tony Dallara, Edoardo Vianello, l’Equipe 84, i Nomadi, i Camaleonti solo per citare i nomi più eclatanti.
Artisti di uguale caratura, sempre nella stagione estiva, calcavano il palcoscenico del parco “La Salute”, sede del celebrato Ferragosto Andornese di patron Efrem Galliera. Il fatto che ora a Biella venga annunciato con quattro mesi di anticipo un concerto di Gigi D’Alessio quasi fosse Bruce Springsteen, in chi visse quegli anni desta sinceramente un po’ di tenerezza.
Ma è anche un segnale: è il segnale di quanto ci siamo disabituati ad avere nel Biellese i grandi protagonisti dello spettacolo ed anche dello sport. Ricordo, a questo proposito, la consueta partita di precampionato della Juventus all’allora stadio La Marmora contro la Biellese. In campo scendeva gente come Anastasi, Salvadore, Castano, Haller, Del Sol, Bercellino e tanti altri. Oppure l’estate in cui, sempre al La Marmora, gremito all’inverosimile, approdò la leggendaria squadra di basket degli Harlem Globetrotters. Ricordi.
Torno ai sentori d’estate ed al mio tamarindo. Nonostante tutto, con un sorriso.
Giorgio Pezzana
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Giacomo
18 Agosto 2022 at 15:52
Questo è lo specchio di questa città oramai incancrenita e a fine corsa.