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Giardini Zumaglini: la cassa armonica è salva, l’albergo diurno no

Respinta la mozione delle opposizioni che chiedevano che non venisse venduto a privati

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Giardini Zumaglini: la cassa armonica è salva, l’albergo diurno no. Gli storici ex bagni pubblici saranno venduti e diventeranno, molto probabilmente, un bar.

Lo ha ribadito la maggioranza politica in Comune, dopo una vivace e lunga discussione in consiglio comunale. Partiti e liste civiche si sono confrontate a lungo, con diverse e argomentate ragioni da una parte e dall’altra. Alla fine hanno prevalso i numeri del centro-destra di governo del sindaco Marzio Olivero. Fondamentale lo scarso utilizzo dei servizi quando erano in funzione e i costi di un’eventuale ristrutturazione e gestione.

Giardini Zumaglini: la cassa armonica è salva, l’albergo diurno no

Negli interventi, qualche apertura alle ragioni del Partito Democratico e di Buongiorno Biella, da parte dell’ex assessore Barbara Greggio. Che però ha rilanciato con l’idea di fare dell’edificio un luogo di promozione del territorio e dei suoi prodotti turistici.

La spesa annua per l’ex albergo diurno ammontava a circa 70mila euro. Secondo le informazioni del consigliere Massimiliano Gaggino, le persone che utilizzavano la struttura si contavano sulle dita d’una mano. «Troppo poco per pensare ad investimenti così importanti», ha sintetizzato Gaggino.

«La questione mette in luce la situazione di “incompletezza” della riforma di piazza Vittorio Veneto perché – sostiene invece Paolo Furia -. Non si può negare che sia una vera e propria area dismessa, sulla quale non c’è alcuna idea. Continueremo a monitorare se si smuove qualcosa su questa opera in alienazione. E monitoreremo anche come verrà affrontata la questione anche in previsione degli eventi, il primo e più importante è l’imminente adunata degli Alpini».

Botta e risposta

Gaggino ha sottolineato la presenza di bar ed esercizi nella zona, tra cui l’Esselunga, dotati di bagni pubblici. Quindi in grado di soddisfare le necessità e le urgenze dei cittadini. Il consigliere Dino Gentile ha sottolineare come dai banchi del centrosinistra, quando era sindaco, la sua proposta di ristrutturazione dei bagni fosse stata bocciata. Ha quindi rilanciato forse provocatoriamente: bagni a gettone che si puliscono automaticamente.

Maggioranza e opposizione, invece, si sono trovati d’accordo sull’operazione di recupero della cassa armonica, che si trova al centro del parco. La struttura chiusa da anni può essere utilizzata per concerti ed esibizioni e sarà riqualificata. Anche se non si conoscono tempi e investimenti.
LEGGI ANCHE: Verrà rifatto il parco giochi dei giardini Zumaglini

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5 Commenti

1 Commento

  1. Sonia ganz

    6 Febbraio 2025 at 18:52

    peggio del peggio dei libri di favole x bambini….

  2. Ardmando

    6 Febbraio 2025 at 19:27

    Molto MOLTO bene. Era ora che quello SCHIFO venisse destinato ad altro. Ben venga una nuova attività al posto di un cesso pubblico. Avanti così in barba ai disagiati delle opposizioni (che sanno solo fare parole a vanvera)

  3. Simone

    6 Febbraio 2025 at 23:47

    I bagni a gettone sarebbero già qualcosa, li preferirei gratuiti. Ma i vecchi vespasiani non piacciono più?
    Perchè costringerci a infilarci nei bar dove la consumazione è almeno moralmente obbligatoria.
    Essere una città turistica vera passa anche dall’offrire servizi di questo tipo, bar e supermercati non bastano.

  4. Giorgio Martello

    7 Febbraio 2025 at 9:09

    I vespasiano c’erano ma a quelli del duomo non faceva piacere che la gente pisciasse nella loro piazza, così il comune li ha tolti anni fa.

  5. Paolo

    7 Febbraio 2025 at 14:43

    i bagni pubblici non sono parole a vanvera, provi un po’ sto Ardmando a girare i parchi pubblici dove ci sono tutti i giorni i Nonni a camminare o ad accompagnare i nipotini e tutti non hanno un posto dove andare.

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