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Gattinara piange Luciano Salvadego, ristoratore internazionale
Aveva 70 anni

Gattinara piange Luciano Salvadego, ristoratore internazionale
Gattinara piange Luciano Salvadego, ristoratore internazionale
La città di Gattinara e tutta la Valsesia perdono uno dei suoi ristoratori più significativi: Luciano Salvadego è morto nelle prime ore di oggi, lunedì 24 marzo. Ha lasciato la moglie Doriana, che con lui aveva condiviso tante iniziative imprenditoriali, i figli Lorenzo e Selena con Luca e l’adorata Vittoria. Lascia anche la sorella Tonina, i suoceri Rosina ed Eugenio, i cognati Luciano, Luisa e Gian Franco, oltre ad altri parenti.
Il funerale sarà celebrato nei prossimi giorni in forma privata. Salvadego da qualche tempo stava combattendo contro una malattia: e i famigliari sull’annuncio funebre hanno voluto ringraziare la dottoressa Stefania Carnieletto per le amorevoli cure prestate.
Da poco in pensione
Luciano Salvadego era andato in pensione ad agosto 2024, ricevendo per l’occasione dall’amministrazione comunale una targa sulla quale gli veniva riconosciuto “il contributo alla promozione del territorio e alla cultura enogastronomica”. Salvadego era arrivato a Gattinara a otto anni con la famiglia dal piccolo centro veneto di Scardovari, e iniziò presto a lavorare nei bar della zona per portare qualche soldo a casa, fino a fare di questo primo impiego la passione della vita.
Nel 1987 rilevò il ristorante “Firenze”, creandone poi “Il Vigneto”, nel 2003 sempre con la moglie aprì il “Carpe Diem”, mentre dal 2015 erano al ristorante “Villa Cavalleri”. Ha portato nel mondo la grande cucina italiana: come consulente della Regione andò in Cina, Giappone, Nuova Zelanda, Australia, oltre che in Svizzera e altri Paesi europei, per insegnare ai cuochi dei grandi ristoranti il tiramisù, gli gnocchi, il ragù, il brasato e altre ricette tipiche.
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