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Galleria Rosazza: l’obiettivo è la riapertura entro l’estate 2025

La risistemazione della strada è uno dei lavori più impegnativi da parte dell’amministrazione provinciale

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Galleria Rosazza: l’obiettivo è la riapertura entro l’estate 2025. La risistemazione della strada è uno dei lavori più impegnativi attualmente in corso da parte dell’amministrazione provinciale.

Un cantiere da più di 2,5 milioni di euro, finanziato in parte tramite fondi del dipartimento della Protezione civile, attivato nella primavera 2024. L’obiettivo è quello di di terminare i lavori entro la tarda primavera del 2025, salvo imprevisti legati principalmente alle condizioni meteo dell’inverno.

Galleria Rosazza: l’obiettivo è la riapertura entro l’estate 2025

Come spiega il presidente Emanuele Ramella Pralungo, le opere in corso prevedono la sistemazione e il consolidamento dei versanti lungo diversi tratti. Questo per fronteggiare i danni causati nell’ottobre 2004 dall’alluvione, quando un movimento franoso più consistente danneggiò gravemente un’ala del santuario di San Giovanni.

Dalla parte della Valle Cervo, il tratto stradale rimane interdetto al traffico di auto e moto, con le sole eccezioni dei gestori del rifugio e degli allevatori. Rimanendo percorribile solo per escursionisti e ciclisti. E’ invece percorribile da parte dei veicoli motorizzati senza alcuna limitazione il tratto che dal santuario di Oropa sale alla galleria, dove si trova un piccolo parcheggio.

Per quanto riguarda proprio la galleria, un altro progetto prevede, una volta trovati i fondi necessari, la sua illuminazione.
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1 Commento

1 Commento

  1. Maurizio Angelino Catella

    5 Febbraio 2025 at 11:43

    Ho letto che la galleria di Rosazza non può essere riaperta per mancanza dell’illuminazione che molti ostacolano in quanto poco suggestiva. Propongo di fare l’illuminazione dotata di sensori che in presenza di persone ciclisti o auto si accenderebbe e quando è vuota resta al buio risolvendo così l’arcano dilemma : galleria illuminata o no.
    Vogliamo tanto il turismo in queste valli depresse e facciamo di tutto per negarlo.
    Saluti

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