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Fuga dalle zone rosse del Piemonte e della Lombardia, posti di blocco in Liguria

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ubriaco al volante

E’ successo ancora: scattano le limitazioni, i limiti e i divieti e, anche durante questa seconda ondata della pandemia, c’è chi decide di prendere e raggiungere isole felici dove queste imposizioni non ci sono. Così, nelle scorse ore si è verificata una corsa contro il tempo per lasciare le zone rosse e dirigersi altrove, nelle seconde case o tornando nelle case di appartenenza dove si può essere più liberi visto la minore gravità del contagio. In sostanza, ovunque ma non in una regione a zona rossa.

Tutti verso la Liguria, zona gialla

da Prima La Riviera

Molti cittadini del nord Italia, in particolare lombardi e piemontesi, nei giorni scorsi hanno fatto i bagagli per dirigersi in Liguria, zona gialla con minori restrizioni alla Lombardia e al Piemonte. Ed ecco che lentamente si vedono aprirsi le persiane degli appartamenti solitamente chiusi in questi mesi freddi, che di solito si popolano con le belle giornate e l’estate. Chi è in pensione o chi può lavorare in smart working anche lontano da casa ha così deciso di passare le prossime settimane di lockdown in terra ligure.

Controlli, blocchi e questionari

Proprio visti i grandi spostamenti in Liguria sono stati predisposti dei posti di blocco all’uscita delle autostrade, come durante il primo lockdown.

Il transito è consentito solo con giustificata motivazione: motivi di salute, di lavoro o di necessità. Chiunque non dovesse rientrare nei casi previsti rischia una multa da 400 euro, ridotta a 380 se pagate nei cinque giorni.

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