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Festa del papà, oggi su La Provincia di Biella tutte le vostre foto e gli auguri

Prenotate il giornale dal vostro edicolante di fiducia così non rischiate di trovarlo esaurito.

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Festa del papà, oggi su La Provincia di Biella oltre 500 di auguri. Prenotate il giornale dal vostro edicolante di fiducia così non rischiate di trovarlo esaurito.

Festa del papà, oggi su La Provincia di Biella le oltre 500 foto che ci avete inviato per fare gli auguri al vostro papà

Oggi, sabato 18 marzo, su La Provincia di Biella.it tutti gli auguri dei nostri lettori per la Festa del papà. In redazione sono giunte oltre 500 foto corredate di messaggi d’amore per celebrare questa giornata straordinaria. Prenotate il giornale dal vostro edicolante di fiducia così non rischiate di trovarlo esaurito.

La Festa del papà è un giorno importante, che ci ricorda quanto sono speciali tutti quegli uomini che nella vita hanno deciso di essere anche padri, impegnandosi nel lavoro più delicato e complesso di tutti, quello di fare i genitori.

Un legame unico

Il legame che ciascun figlio possiede con il proprio papà è qualcosa di unico e particolare. Un papà può essere un esempio, una figura di riferimento, un educatore, un amico, o anche un paio di occhi che osservano dall’alto.

I papà sono persone straordinarie, “gli eroi dei bambini e i primi amori delle bambine”, come spesso si dice, e la Festa del Papà è l’occasione perfetta per ricordare loro quanto siano importanti.

Festa del papà, la storia

Nei paesi cattolici, i padri sono celebrati fin dal Medioevo il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù.

Secondo un’antica tradizione, il culto di questo padre adottivo si sviluppò fin dal V secolo in certi monasteri egiziani dove fu scritta la Storia apocrifa di Giuseppe il falegname e dove la sua festa fu fissata al 20 luglio.

Il culto di questo santo si diffuse anche intorno alla “casa di Giuseppe” almeno dal VI secolo. Questo culto decadde alla fine dell’Alto Medioevo. La sua festa del 19 marzo appare per la prima volta nell’anno 800 in un martirologio gallicano scritto da Rheinau, in cui è chiamato Ioseph sponsus Mariae (“Giuseppe sposo di Maria”).

La scelta della data

La scelta di questa data sei giorni prima della festa dell’Annunciazione è probabilmente dovuta a una confusione con il nome di un martire di Antiochia chiamato Giuseppe o Giosippo, già celebrato il 19 marzo, e anche una concordanza sincretica con le Quinquatrie, feste religiose in onore della dea Minerva.

Nei secoli successivi, non fu più conosciuto semplicemente come il marito di Maria, ma come un padre, Nutritor Domini (“Nutritore del Signore”). Il suo culto, al quale la Chiesa associa tradizionalmente la festa dei padri, si sviluppa nei secoli XIV e XV (in particolare sotto l’influenza dei francescani che sono diventati i custodi della “casa di Giuseppe”.

Il capitolo generale di Assisi adotta la sua festa del 19 marzo nel 1399) ma fatica a imporsi perché Giuseppe rimane «il grande silenzioso del Vangelo».

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