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Enzo Bianchi apre alle unioni civili: “Gesù non ha mai parlato dei gay, la Chiesa taccia”

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Mentre l’Italia si spacca e litiga sulle unioni civili tra persone dello stesso, dalla comunità monastica di Bose, a Magnano, arriva una profonda apertura verso il riconoscimento di uguali diritti per tutti.

Mentre l’Italia si spacca e litiga sulle unioni civili tra persone dello stesso, dalla comunità monastica di Bose, a Magnano, arriva una profonda apertura verso il riconoscimento di uguali diritti per tutti.

Il priore e fondatore Enzo Bianchi, durante un intervento all’assemblea pastorale di Trento sul valore cristiano della misericordia e rispondendo alle successive domande, si è detto favorevole. Questo è quanto riportato dal giornalista Michele Ippolito su Lafedequotidiana.it, organo di informazione che si occupa di notizie legate al mondo cattolico.

«Se due persone dello stesso sesso si vogliono bene e sono propense ad aiutarsi ed a sostenersi reciprocamente – sono alcune delle parole attribuite a Binachi nell’articolo – è giusto che lo Stato preveda una regolarizzazione del loro rapporto».

«Se Cristo nel Vangelo parla del matrimonio come unione indissolubile – ha poi spiegato – nulla dice in merito all’omosessualità. L’onestà, quindi, ci obbliga ad ammettere l’enigma, a lasciare il quesito senza una risposta. Su questo, io vorrei una Chiesa che, non potendo pronunciarsi, preferisca tacere. Se lo Stato decide di regolarizzare una realtà affettiva, lasciamo fare, applicando la misericordia come vuole il Vangelo, non come la vogliamo noi».

Potete leggere l’articolo integrale qui.

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