Attualità
Enrico Frandino: “Il gruppo Mare Mosso darà una speranza di cambiamento”
“Siamo di fronte a una politica scellerata”
Era la primavera del 2022 , e cominciava l’avventura di Mare Mosso , un gruppo spontaneo nato dalla stanchezza di vedere un territorio, una municipalità abbandonata come quella di Mosso, centro importantissimo per storia e tradizioni secolari nel campo dell’istruzione e dell’educazione. Stufo di vedere quel territorio abbandonato a se stesso, spogliato di servizi elementari, il comune chiuso, le persone che dovevano correre di qui e di là per una carta di identità, un documento , anziani , disabili, nessun riferimento , tante parole , tante promesse, nessun progetto, tutto a Trivero. E il territorio soffre spogliato di beni e servizi , il liceo tessile che poteva essere ospitato nella culla dl tessile e industria spostato alla scuola media di Valle Mosso, buchi e ringhiere divelte , e un comune che era vanto della Valle di Mosso ora è abbandonato a se stesso, Mare Mosso è stato un uno straordinario, esempio di partecipazione e cittadinanza attiva, ma io ho fatto altre scelte , dettate da impegni artistici e culturali, ma non ho mai abbandonato l’amore per un territorio che amo e difendo con l’arma che so usare meglio: la penna e la tastiera, per denunciare ancora una volta la scellerata politica dell’accentramento a Trivero di servizi e attività. Mare Mosso non è morto nello spirito di chi crede che il 2024 possa ridare una speranza forte di cambiamento ad un territorio che aspetta un riscatto di immagine e responsabilità contro la politica assurda di accentramento e cecità civica.
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Ardmando
24 Ottobre 2023 at 20:24
In Italia chi non sa fare un tubo si da al calcio o al canto (con l’autotune, tanto nessuno capisce più nulla di musica, men che meno le nuove generazioni) oppure si mette in “politica” (pur non avendo alcuna competenza, come i componenti di un famigerato “movimento”) con le solite vuote promesse di “cambiamento”. L’unico cambiamento avviene nelle loro tasche, in profitto ovviamente. Basta un po’ di qualunquismo, aria fritta, vuote promesse, ovvietà e quel giusto tocco di “la politica è marcia” (ma ne vogliono far parte) e quel non so ché di “noi faremmo meglio, votateci”.
ernesto trismegisto
25 Ottobre 2023 at 23:36
Dopo che uno le ha provate tutte, non gli resta che tentare la via dell’artista o quella del politico e magari aderire a qualche loggia, confraternita, setta o organizzazzione di qualsivoglia tipologia, pur di darsi un tono…