Seguici su

Attualità

Emergenza casa, arrivano i contributi per chi non riesce a pagare l’affitto: chi può usufruirne e come fare

Stanziati dalla Regione Piemonte 21 milioni di euro di contributi per i nuclei familiari fragili

Pubblicato

il

Stanziati dalla Regione Piemonte 21 milioni di euro di contributi per i nuclei familiari fragili che non riescono a pagare l’affitto. L’anno scorso usufruirono di questa misura 12.000 famiglie in tutto il Piemonte. La delibera è stata presentata in giunta regionale dall’assessore al welfare Chiara Caucino.Il provvedimento è rivolto a chi, pur non essendo ancora nelle condizioni di richiedere un’alloggio di edilizia residenziale pubblica, non riesce a pagare l’affitto a causa delle proprie condizioni economiche. La delibera della Giunta regionale stanzia 21 milioni di euro così ripartiti: 16 milioni provenienti dal Fondo sostegno locazione e quasi 5 milioni di euro dai risarcimenti per cosiddetta ‘morosità incolpevole’.

La Regione ha individuato una rete di 73 Comuni capofila, ognuno dei quali aprirà il bando, valido per il rispettivo ambito territoriale, e lo terrà aperto per un periodo di almeno 30 giorni, nell’arco temporale dal 1 ottobre al 31 dicembre 2021. Inoltre la Regione consente ai Comuni di utilizzare le risorse residue del 2019 e del 2020 eventualmente non spese.

Possono accedere ai contributi i nuclei familiari residenti in Piemonte. La residenza deve essere nell’alloggio affittato per il quale si richiede il sussidio, il contratto regolarmente registrato e il canone di locazione non deve superare i 6mila euro l’anno. Per quanto riguarda i limiti sono state stabilite due fasce: la prima riguarda le persone con un reddito complessivo inferiore a 13.405,08 euro, rispetto al quale l’incidenza dell’affitto risulti superiore al 14 per cento; la seconda fascia riguarda chi ha un reddito inferiore a 21.201,19 con una percentuale dell’affitto non superiore al 24 per cento.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *