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Economia: cresce l’exporf piemontese, Biella ha superato il livello pre pandemia

I dati del centro studi di Intesa San Paolo

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L’export dei distretti piemontesi nei primi nove mesi del 2022 è stato pari a 9 miliardi di euro e ha registrato un aumento del 13,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 (+1,1 miliardi di euro in valore) e del 7,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019 (632 milioni di euro). Emerge dal monitor periodico della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo.
Spiccano la moda e soprattutto i poli tecnologici, ha patito la nocciola.
“Nei primi nove mesi del 2022 – evidenzia Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna Intesa Sanpaolo – i distretti piemontesi si confermano competitivi. Poche le eccezioni, ma con chiavi di lettura precise e differenziate. Il 2023 sarà un anno più complesso rispetto al precedente. Tuttavia, il quadro generale presenta alcuni segnali incoraggianti. In questo momento è fondamentale che le imprese capiscano come inserirsi al meglio nel circolo virtuoso innestato dai fondi del Pnrr. Intesa Sanpaolo le aiuta con la piattaforma Incent Now”.
Le esportazioni sono andate bene sia verso i mercati maturi (+14,7% rispetto al periodo gennaio-settembre 2021) sia verso i nuovi mercati (+11,6%). Tra i principali sbocchi commerciali si rilevano contrazioni solo verso Russia, Croazia, Ucraina e Hong Kong. Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro positivo: sono in crescita 10 distretti su 12, mentre i distretti che si collocano oltre i livelli di export di gennaio-settembre 2019 sono 9.

Il periodo tra gennaio e settembre 2022 evidenzia, come accennato, la ripartenza dei distretti del sistema moda piemontese, in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo 2021, meglio del complesso dei distretti del sistema moda italiano (+20%), anche se non sono ancora stati recuperati i livelli di export dei primi nove mesi del 2019 (-7,4%). L’oreficeria di Valenza è ancora condizionata dalle politiche di pricing delle multinazionali presenti nel distretto. Il tessile di Biella invece è riuscito a colmare il gap. L’andamento sui mercati esteri dei distretti agro-alimentari, rispetto ai primi nove mesi del 2021 (+8%) e ai primi nove mesi del 2019 (+28,1%), è positivo. L’unico punto di attenzione riguarda il distretto della nocciola e frutta piemontese, che ha registrato un calo delle esportazioni rispetto ai primi nove mesi del 2021(-19,6%) legato ai danni causati alle produzioni dal maltempo.

Hanno dunque superato i livelli pre-pandemici le macchine tessili di Biella (+28,8%) e la rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (+19%). I poli tecnologici piemontesi hanno chiuso i primi nove mesi 2022 con un rimbalzo del +70,8%, nettamente superiore rispetto all’aumento dell’export dei poli tecnologici italiani (+19,7%). Anche il gap rispetto ai livelli di export dei primi nove mesi 2019 è stato abbondantemente colmato (+61,7%). Entrambi i poli hanno mostrato una crescita intensa: +10,9% per il Polo Ict di Torino e +132,4% per il polo aerospaziale del Piemonte, quest’ultimo protagonista di un vero e proprio balzo.

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