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Economia artigianato “Crisi di via Italia? C’è chi sta peggio, purtroppo”

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Economia artigianato “Crisi di via Italia? C’è chi sta peggio, purtroppo”

Riceviamo e pubblichiamo dal presidente di CNA Biella, Luca Guzzo

“I tanto attesi dati sulla demografia delle imprese al 31/12/2019 pubblicati dalla Camera di Commercio di Biella e Vercelli, sono andati oltre le previsioni più negative che ogni addetto ai lavori aveva pronosticato. A leggerli bene, si nota che i dati relativi alle imprese biellesi (rapporto tra avviate e cessate), sono decisamente peggiori rispetto, non solo alla media nazionale, ma soprattutto a quella piemontese e a quella vercellese. I segni meno sono ovunque: l’artigianato in 10 anni ha perso quasi 1.400 imprese, passando dalle 6.367 del 31/12/2009 alle 4.999 del 31/12/2019; il commercio riporta un segno meno addirittura del 3,09%; l’industria rileva un -2,95%. Non occorre quindi essere degli esperti per rendersi conto di quanto grave sia la situazione economica che, se inserita anche nell’altro drammatico dato di calo demografico, dovrebbe allarmare anche il più inguaribile degli ottimisti.

Appare chiaro, a mio parere, che qualsiasi iniziativa, personale (purtroppo tante) o collettiva (purtroppo poche), per risollevare le sorti di un territorio ricco e prestigioso, hanno fallito miseramente e quello a cui assistiamo oggi non pare essere ancora un mea culpa condiviso, ma sempre e solo uno scarico di responsabilità. Ritornano alla mente le dichiarazioni del presidente della Regione Cirio che ad inizio anno, ha affermato coraggiosamente di voler chiedere per il Piemonte uno “stato di emergenza occupazionale”: ciò, sebbene riferito al problema dell’occupazione, riguarda inevitabilmente anche l’economia produttiva. È giunta l’ora, senza più nessuna scusa, di fare davvero “sistema” pensando al bene di TUTTO il nostro territorio.

CNA Biella, con i propri dipendenti, dirigenti e associati, vuole essere presente a tutti i tavoli in cui ci possa essere un confronto di idee, azioni e attività per dare il proprio contributo. In quest’ottica, l’Associazione ha iniziato a collaborare, insieme alle altre realtà imprenditoriali biellesi, alla formulazione di proposte di intervento tese a rivitalizzare il commercio cittadino che, partendo sicuramente dal centro, deve interessare tutti i commercianti. È positivo parlare di via Italia, a fronte anche del progetto comunale dell’assessore Greggio di fare del centro il biglietto da visita nel progetto di Biella Città della Moda. Ma, vedendo questi dati, dobbiamo attivarci per guardare al commercio a tutto tondo e in tutto il territorio. La Città di Biella, con il suo artigianato, commercio, industria deve unirsi per far sì che questo nostro confortante isolamento finisca, per il bene di tutti. Il riconoscimento di Città Creativa Unesco deve essere il motore di questo cambio di mentalità, affinché questa occasione non venga sprecata”.

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