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E’ Gianfranco Zulian il biellese dell’anno

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Il biellese dell’anno 2014 è il direttore dell’Azienda sanitaria Gianfranco Zulian [voto 10]. E’ toccato a lui, trascorsi una quarantina d’anni dalla progettazione, inaugurare il nuovo ospedale “Degli Infermi due”. Conclusi i lavori, le complesse operazioni di svuotamento del monoblocco e il contemporaneo trasferimento di reparti sono avvenute nel migliore dei modi. Anche se non dipendono dal manager ma dalle istituzioni politiche (comune e regione) per il 2015 a Zuliani chiediamo altri due miracoli: il primo è legato al destino di quello che una volta sarebbe dovuto diventare il Laboratorio di Sanità e che invece giace abbondonato da sempre, il secondo alla sorte del vecchio monoblocco per evitare che diventi – al pari degli ex Rivetti o delle Pettinature di via Carso – un enorme cumulo di macerie e nulla più, tra l’altro in pieno centro cittadino.

Il biellese dell’anno 2014 è il direttore dell’Azienda sanitaria Gianfranco Zulian [voto 10]. E’ toccato a lui, trascorsi una quarantina d’anni dalla progettazione, inaugurare il nuovo ospedale “Degli Infermi due”. Conclusi i lavori, le complesse operazioni di svuotamento del monoblocco e il contemporaneo trasferimento di reparti sono avvenute nel migliore dei modi. Anche se non dipendono dal manager ma dalle istituzioni politiche (comune e regione) per il 2015 a Zuliani chiediamo altri due miracoli: il primo è legato al destino di quello che una volta sarebbe dovuto diventare il Laboratorio di Sanità e che invece giace abbondonato da sempre, il secondo alla sorte del vecchio monoblocco per evitare che diventi – al pari degli ex Rivetti o delle Pettinature di via Carso – un enorme cumulo di macerie e nulla più, tra l’altro in pieno centro cittadino.

In un anno di elezioni locali la graduatoria è contraddistinta dalla massiccia presenza degli amministratori pubblici. Il primo posto non può non essere assegnato al nuovo sindaco di Biella. Alzi la mano chi a febbraio avrebbe scommesso un euro nella elezione di tale Marco Cavicchioli [voto 9], il classico perfetto sconosciuto, dal punto di vista politico ovviamente. E invece l’avvocato prestato alla politica  è riuscito nel difficile compito di mettere in riga l’apparato del partito entrando trionfalmente a Palazzo Oropa. Per quanto riguarda invece il giudizio sul suo operato bisognerà attendere almeno un altro anno. Tra i suoi collaboratori di giunta, vogliamo sottolineare la presenza del numero due, il vicesindaco più eterno d’Italia, Diego Presa[voto 8], che dopo il mandato sabatico di opposizione, è rientrato nel giro grazie alla valanga di preferenze personali ottenute.

Anche se ci hanno detto, e continuano a dirci, che le provincie non esistono più, il 2014 è stato certamente positivo anche per il nuovo presidente Emanuele Ramella Pralungo [voto 8], sindaco di Occhieppo Superiore. Questo per quanto riguarda l’incarico. Poi cosa possa fare alla guida di un’istituzione “fantasma”, è un altro discorso. Al momento, comunque, il solo fatto che riesca a mantenere aperto il Palazzo e salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti, è meritorio.

Le amministrative-europee del 2014 hanno visto, com’è noto, la grande affermazione a livello nazionale del Partito democratico di Matteo Renzi. Ebbene nel nostro Piemonte, diventato anch’esso renziano, come il mitico Fort Apache assediato dalle tribu indiane si erge il sindaco Claudio Corradino  [voto 9] confermato – e pure in modo trionfale – alla guida di Cossato. La prima volta dell’elezione di un esponente leghista nel comune comunista per eccellenza del Biellese era stato visto come il classico “incidente di percorso”. Invece mentre il centrosinistra locale si perdeva in voli pindarici su “chi siamo, dove andiamo, perchè esistiamo”, Corradino si è ripetuto ottenendo nuovamente la fiducia degli elettori che hanno giudicato positivamente la sua amministrazione. E quando scriviamo “sua” ci riferiamo proprio alla sua diretta persona visto che il livello di litigiosità raggiunto dal centrodestra cossatese nel mandato trascorso non faceva sperare nulla di buono. La nuova vittoria dell’esponente del Carroccio è quindi doppiamente meritoria in quanto totalmente personale.

L’anno è stato certamente positivo anche per Vittorio Barazzotto [voto 8] che, dopo la sconfitta alle primarie delle politiche 2013, rischiava di finire nel dimenticatoio. Invece l’ex sindaco di Biella è riuscito a ritornare nuovamente protagonista della politica locale conquistando il seggio di consigliere regionale. Rimanendo in Regione, seppur sonoramente sconfitto nella corsa alla presidenza dall’imbattibile Sergio Chiamparino l’anno è stato certamente positivo pure per Gilberto Pichetto Fratin  [voto 9] che una volta al Senato, una volta in Regione, un’altra volta in Senato, un’altra volta in Regione, rimane sempre in sella a dispetto di tutti gli sconvolgimenti politici. Dal limbo dei “dispersi” è riemerso pure un altro volto notissimo. Destinato alla depressione più cupa nell’assistere impotente alle traversie del centrodestra locale – ammesso che esista ancora – Sandro Delmastro  [voto 7] è stato ripescato dal suo eterno rivale Luigi Squillario per rappresentare la Fondazione nel consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio. Come il personaggio, si è trattato di una scelta di rottura nei confronti dell’attuale management astigiano dell’istituto che, per dimostrare il proprio “non gradimento” ha sollevato una serie di eccezioni. Difficilmente l’avvocato – quello “fascista” – ritornerà a essere protagonista della vita pubblica ma il posto di consigliere di amministrazione oltre a essere obiettivamente importante e sicuramente meglio di un pugno di un occhio.

Un altro personaggio pubblico riemerso dal dimenticatoio è Tony Filoni [voto 9] “panini buoni” la cui candidatura in quel di Mongrando ha ottenuto un inatteso trionfo – inatteso dagli avversari s’intende – così come ha mantenuto un “posto al sole” l’ex assessore provinciale Mariella Biollino  [voto 8] che dopo il disfacimento dell’ente ha deciso di ritornare a Candelo sottoponendo con successo al giudizio degli elettori.
Nella pagina qui a fianco  abbiamo illustrato, in breve,  la situazione in cui versa il nostro palazzo di giustizia. Pessima è dir poco. Ma fa sempre piacere vedere legali in gamba, che si impegnano giorno e notte a difesa, spesso, anche degli indifendibili. E’ il caso dell’avvocato Marco Romanello [voto 8], o della collega Loretta Vaglio Tessitore [voto 7+]. Una menzione speciale va anche al giudice onorario Pietro Brovarone [voto 8]: è bello vedere persone che lavorano con così tanto impegno e dedizione.

Tra le forze dell’ordine, per un militare accusato di comportamenti poco onorevoli, ce ne sono tanti, tantissimi davvero in gamba e che si impegnano quotidianamente nella difesa dei più deboli. Come il maresciallo Tindaro Gullo, comandante della sezione di Polizia Giudiziaria di Biella, presente in ufficio praticamente 24 ore su 24 (e quando non c’è è fuori per servizio). Un militare che non mangia, non beve, non dorme… praticamente lavora sempre. E che ha davvero un grande cuore. Il voto per lui è un meritatissimo otto e mezzo. Sarebbe anche 9, ma con la crisi che c’è in giro è sempre meglio non esagerare, restare abbottonati. Otto e mezzo anche al maresciallo Nicola Migliaccio, comandante dei Carabinieri della stazione di Biella: uno dei militari più altruisti al mondo. La notte di Natale ha salvato un giovane, appena 18enne, dal suicidio. Poi lo ha portato in caserma, gli ha offerto una fetta di panettone e una bella cioccolata calda. Una menzione speciale va anche al Questore di Biella, Salvatore Arena [voto 8]. Un questore sempre disponibile, umano, che ama davvero la nostra città come fosse sua. Perché in fondo il suo cuore è anche un po’ biellese. Un 6 e mezzo (sufficienza piena) per il nuovo comandante dei Vigili del Fuoco, Fabrizio Piccinini. E’ appena arrivato, quindi non possiamo sbilanciarci,  ma è un funzionario di esperienza e sarà senza dubbio un grande comandante.

E se chi non muore si rivede è giunto il momento di una valutazione anche per il presidente Ascom, Mario Novaretti. Ci hanno provato a farlo fuori, mille volte, forse anche di più. Insultato, denigrato, è stato preso di mira anche da uno dei suoi: il Corvo che lo ha letteralmente messo alla berlina.  Ma lui non molla, come un vero capitano di vascello, tiene solido il timone tra le mani, sempre. Per questo merita un bel 7, anche se un po’ stiracchiato. Con la speranza che il 2015 sia, anche per lui, un anno migliore.
Anno positivo anche per Claudio Musari, da semplice impiegato nella filiale di Chiavazza diventato amministratore delegato di Banca Sella [voto 9]; Massimo Migliorini nuovo comandante della Polizia municipale di Biella scelto da 33 candidati provenienti da tutta Italia [voto 8]; don Giovanni Perini instancabile presidente della Caritas diocesana impegnato nella difficile lotta contro la povertà  [voto 9] e a Gerard Depardieu non tanto per il suo talento artitistico ma per aver scelto questo lembo di territorio dimenticato da Dio e dagli uomini quale set per il suo nuovo film [voto 7].

Infine tra i tanti che nonostante tutto continuano a tirare avanti la baracca vogliamo segnalare un comune cittadino, un non-Vip, un semplice lavoratore. Tale è Nicola Azzellino, compianto titotare della farmacia Gambarova: nel febbraio 2014 davanti a un rapinatore armato che gli intimava la consegna dell’incasso, Azzellino ha deciso di reagire: “Mi sono accorto che il tamburo della pistola era vuoto. Allora mi sono scattati i cinque minuti. Ho fatto il giro del bancone, gli ho preso la pistola, gliel’ho sbattuta in faccia, l’ho trascinato verso l’uscita e sbattuto fuori” [voto 10]. Nel dedicare queste righe alla memoria di Nicola Azzellino, l’augurio è che a tutti continuino a “scattare i cinque minuti”:

Per lo sport, il voto più alto spetta di diritto a Gabriele Fioretti [voto 10], lo sfortunatissimo dirigente di Pallacanestro Biella scomparso un mese fa a soli 39 anni a causa di un male incurabile. Un anno e mezzo fa ha assunto il ruolo di general manager di una squadra appena retrocessa e il cui futuro era appeso a un filo sottilissimo, ha però saputo creare un gruppo in grado di restituire entusiasmo a un ambiente demotivato e lo ha fatto lasciando parlare il campo. Il 2014 dell’Angelico è iniziato con la vittoria interna su Trento, poi promossa nella massima serie e ora protagonista anche al piano di sopra. La ciliegina sulla torta è stata a marzo al vittoria nella Coppa Italia di Rimini, che ha regalato al club rossoblù il primo trofeo della sua storia e la qualificazione all’EuroChallenge. Ai play-off l’Angelico ha poi costretto la corazzata Pms Torino agli straordinari. E pure nell’ultima estate Fioretti ha saputo allestire un roster di alto livello, che ha ben figurato in Europa e che può essere nuovamente protagonista in Italia. Peccato solo che lui non potrà applaudirla.

Menzione d’onore per il pugile Simone Bagatin [voto 8] recentemente grande protagonista ai Campionati Italiani Assoluti di Monopoli, dove avrebbe senza dubbio meritato il gradino più alto del podio e il titolo tricolore. Invece è stato battuto solamente da una giuria che definire miope sarebbe un eufemismo. Citazione poi anche per la Ginnatica La Marmora e il nuovo presidente Anna Miglietta [voto 9], che ha saputo fare fronte alla perdita del marito Franco Ruffa, nonché predecessore nel ruolo di numero uno biancoverde, ma che ugualmente è protagonista ogni settimana sulle pedane di tutta Italia con decine di ginnaste e ginnasti che tengono alto l’onore della nostra città.

Walter Leotta

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