Attualità
E’ “flagello cinghiali” dalle campagne alle strade
Non possiamo aspettare che, anche sul nostro territorio, ci scappi il morto. Un’ipotesi tutt’altro che remota, dato l’alto numero di incidenti stradali che, mese dopo mese, la fauna selvatica e i cinghiali continuano a provocare sulle vie di traffico delle due province. Un vero bollettino di guerra che, non di rado, si traduce in incidenti con conseguenze pesanti in termini di danni a cose e persone: più d’un conducente, negli ultimi anni, è finito in ospedale. Non è più solo un problema di campagne invase e di colture distrutte. E’ un problema di sicurezza pubblica e quanto accaduto a Roma ne è una drammatica cartina di tornasole”. Coldiretti Vercelli Biella torna, attraverso il suo presidente Paolo Dellarole, a parlare del problema legato all’invasione dei cinghiali e della fauna selvatica sul territorio, alla luce degli ultimi, preoccupanti fatti dell’ultimo periodo.
Non possiamo aspettare che, anche sul nostro territorio, ci scappi il morto. Un’ipotesi tutt’altro che remota, dato l’alto numero di incidenti stradali che, mese dopo mese, la fauna selvatica e i cinghiali continuano a provocare sulle vie di traffico delle due province. Un vero bollettino di guerra che, non di rado, si traduce in incidenti con conseguenze pesanti in termini di danni a cose e persone: più d’un conducente, negli ultimi anni, è finito in ospedale. Non è più solo un problema di campagne invase e di colture distrutte. E’ un problema di sicurezza pubblica e quanto accaduto a Roma ne è una drammatica cartina di tornasole”. Coldiretti Vercelli Biella torna, attraverso il suo presidente Paolo Dellarole, a parlare del problema legato all’invasione dei cinghiali e della fauna selvatica sul territorio, alla luce degli ultimi, preoccupanti fatti dell’ultimo periodo.
L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che hanno causato purtroppo anche vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia che ha superato abbondantemente il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città (segnalazioni ve ne sono state, negli ultimi mesi, anche nella vicina Novara e a Torino). Nei giorni scorsi, invece, a Roma, un cinghiale ha causato la morte di un uomo a bordo di una moto in via dell’Inviolatella Borghese: trasportato all’ospedale San Pietro, il motociclista è morto per le gravi ferite riportate.
Negli ultimi dieci anni il numero dei cinghiali presenti in Italia è praticamente raddoppiato secondo le stime della Coldiretti.
La sicurezza nelle aree rurali e periurbane è in pericolo per il loro proliferare con l’invasione di campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Gli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale di danni stimato in quasi 100 milioni di euro nell’ultimo anno, senza contare i casi in cui ci sono state purtroppo anche vittime. “Non è quindi più solo una questione di risarcimenti ma è diventato – osserva il presidente Dellarole – un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione”.
L’allarme selvatici tocca da vicino, come detto, il territorio delle nostre province, sia per quanto riguarda le aree parco che tutte le zone delle due province: se nelle terre del riso il problema più grave si ha per quanto riguarda le nutrie, sono caprioli e soprattutto cinghiali a preoccupare le zone del medio alto Vercellese, Biellese e Valsesia. Sono loro, tra i selvatici, a provocare gli incidenti stradali più gravi e a causare i più gravi danni alle colture. Serrato il confronto con tutte le istituzioni interessate da parte della Coldiretti interprovinciale, che rimarca però “la necessità di interventi più incisivi che vadano nell’indirizzo di un’eradicazione del problema”.
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