Attualità
Dopo decenni di totale abbandono al via il recupero della chiesa di Pavignano
Dopo decenni di totale abbandono la piccola chiesa di San Carlo tornerà a breve alle sue funzioni originali a seguito dei lavori di rifacimento in programma a partire dal febbraio del prossimo anno. Ad annunciare l’avvio del recupero dell’edificio sacro è stato lo stesso parroco di Pavignano, don Nicu Petre, nel corso della messa di domenica scorsa. L’intervento sarà finanziato con i proventi dell’8 per mille così come deciso dalla Conferenza episcopale italiana che ha destinato alla parrocchia di San Carlo una somma di 60mila euro. Intervento economico che si aggiunge al cospicuo lascito di 400mila euro di Marisa Fornaro, per tantissimi anni titolare della farmacia del quartiere, deceduta nel 2018.
Ricordiamo che la comunicazione della donazione era stata fatta lo scorso anno, sempre dal parroco don Nico, nella giornata dedicata al patrono San Carlo. Per espressa volontà di Marisa Fornaro, il generoso lascito è stato destinato principalmente alla ristrutturazione della vecchia chiesa che sorge a fianco di quella nuova, terminata nel 1975.
La possibilità di riaprire al culto l’antico luogo sacro è un progetto a cui il parroco stava lavorando da diverso tempo e che finalmente potrà concretizzarsi. Secondo quanto comunicato nel corso della messa di domenica scorsa, l’intervento di ristrutturazione dovrebbe partire già a febbraio anche se in tempo di Covid qualsiasi previsione in questo senso è una scommessa.
La vecchia chiesa di Pavignano risale al 1609, è stata consacrata nel 1618 ed è dedicata a san Carlo Borromeo. Le pareti ed il soffitto sono interamente affrescati. Sull’altare della navata destra, nella nicchia affrescata, c’è una moderna statua della Madonna di Oropa, che sostituisce quella originale del 1770. Il piccolo originario campanile costruito nel 1713 è stato sostituito nel 1815 da una torre campanaria in sienite e pietra della Balma; venne ornato di “bonetto a cipolla” nel 1938 durante una fase di restauro.
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