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Domenica a Salussola la commemorazione dell’eccidio del ’45

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L’8 marzo a Salussola è una data che non si può dimenticare.

Niente mimose, qui, ma corone d’alloro per ricordare chi da 70 anni non c’è più. Domenica cade l’anniversario dell’eccidio di Salussola, tragico evento occorso a margine della guerra, ad un manciata di giorni dalla Liberazione.

L’8 marzo a Salussola è una data che non si può dimenticare.

Niente mimose, qui, ma corone d’alloro per ricordare chi da 70 anni non c’è più. Domenica cade l’anniversario dell’eccidio di Salussola, tragico evento occorso a margine della guerra, ad un manciata di giorni dalla Liberazione.

L’8 marzo del 1945, 21 partigiani arrivarono in paese sopra a un camion, vennero scaricati nella piazza principale del Monte, e in una stanza che oggi è conosciuta come “il Sacrario” – proprio dove sorge il municipio – furono torturati per l’intera notte. Il mattino successivo 20 di loro furono uccisi. L’unico a salvarsi portava il nome di Sergio Canuto Rosa, l’uomo che per anni ha portato la propria testimonianza a Salussola non è più in vita, ma di lui restano importanti ricordi.

Un video con le sue parole verrà proiettato domenica durante le cerimonie di commemorazione, e il dvd che ripercorre la vicenda sarà disponibile nel bookshop del Museo dell’Oro e della Pietra, aperto per l’occasione. In mostra, grazie alla concessione di Fondazione Crb, foto della liberazione di Biella, elmetti militari d’epoca, e prime pagine dei giornali del periodo compreso tra il ’40 e il ’45.

Il 70° anniversario dell’eccidio prenderà il via con l’alzabandiera alle 9.45, seguito dalla messa solenne. Alle 11 si terrà un corteo con visita al Sacrario e deposizione delle corone d’alloro al cippo dei caduti. Interverranno i ragazzi delle scuole e il sindaco di Salussola Carlo Cabrio, mentre l’orazione ufficiale sarà tenuta dal sindaco di Biella Marco Cavicchioli.

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