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Dedicato a un caro amico che credeva nelle cose che faceva

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Quest’oggi Sale&Pepe è dedicato ad un amico, Orazio Scanzio, per anni protagonista indiscusso del nostro territorio, sempre più avaro di figure di riferimento come la sua e con il quale ho condiviso parte dei tanti accadimenti di quella stagione politica, a cavallo degli anni duemila, nella quale è stato Presidente della nostra Provincia. Una stagione nella quale, comunque la pensiate, ci ha sempre messo la faccia in prima persona oltre che l’entusiasmo, il più delle volte contagioso. Era facile entrare in sintonia con lui, aveva una carica di empatia che lo metteva sempre in contatto con la gente comune. Ho visto ed ho assistito anche a contrapposizioni “focose” con avversari politici e con chi non la pensava come lui.
Ma non ho mai visto venir meno il rispetto, reciproco, mai. Credeva nelle cose che faceva, lo percepivi lontano un miglio, il Sale&Pepe durante il suo mandato ce lo metteva sempre lui. Dopo quella stagione la politica biellese ha perso progressivamente di stile, di idee, di entusiasmo, lavoro di squadra. Sino alla triste realtà di oggi. Mi piacerebbe che in questi giorni il “suo Mucrone” potesse essere illuminato un’ultima volta, un gesto simbolico per ricordare Orazio, il suo amore per la montagna, il suo essere alpino in tutto quello che faceva. Ciao Presidente…
Di questo 2020 che inizia in maniera così triste che cosa dovremo aspettarci per la nostra comunità? Si parla di lavori promessi ed imminenti in materia di strade e sicurezza sulle strade, vedremo, ma soprattutto di parla di SEAB, società partecipata che, a quanto si legge ha i suoi problemi di liquidità nel rapporto con i fornitori di riferimento. Di fronte a questo, però, l’impressione è che la polemica, ciclica a seconda di chi comanda, sia più incentrata su chi debba occupare la poltrona di Marampon piuttosto che tentare di trovare una soluzione ai problemi economici segnalati. E’ il solito discorso quando si tratta di poltrone in società a partecipazione pubblica. Il “tengo famiglia istituzionale” è duro a morire a qualsiasi latitudine.
Allora è lecito porsi qui da noi una domanda: “ A Biella che cosa è più importante vincere le elezioni o partecipare? Credo, purtroppo, che partecipare valga di più che vincere perché significa posto al caldo assicurato, magari con un minimo di attesa, a patto però che il predestinato di partito o coalizione abbia pazienza, stia al suo posto e dica sempre di sì al suo committente di riferimento. Solo così si occupano certi posti… Su questo a Biella si è tutti fratelli…

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