Attualità
Dall’incidente del “Pinot”, in cui ha rischiato di perdere la vita, all’idea dell’ex voto
Claudio Turolla racconta come è sorta la cappelletta presente in via Parlamento a Cossato
COSSATO – Lungo via Parlamento, nell’incrocio con via Pastore, è presente una piccola cappella dedicata alla Madonna d’Oropa. Curiosa è la sua edificazione, che risale al 1800.
«L’aveva fatta costruire il mio trisnonno, Giuseppe Monteferrario, conosciuto come “il Pinot”, nato il 16 agosto 1821 – racconta Claudio Turolla, 81 anni, conosciuto in città la sua attività nel settore dell’idraulica, oggi in pensione -. A raccontarmelo era stata la mia mamma Ermelinda, mancata tre anni fa, all’età di 100 annni. Il trisnonno, conducendo il suo cartun, un carro trainato da una vacca, aveva avuto un incidente. Il cartun si era ribaltato e lui era rimasto schiacciato. Era sopravvissuto alla disgrazia ancora per qualche anno e intanto, per ringraziare, aveva costruito la cappella. È un ex voto che porta la data “Anno 1884”.
Il Pinot era sposato con Caterina Bonardi, nata nel 1825 e mancata nel 1857, in prime nozze. Lei era morta di parto e non avevano avuto altri figli. In seconde nozze, il trisnonno aveva sposato Rosa Mino Bocchino, originaria di Ca di Pulle – borgata Polle -. Si muoveva con la canna e la batteva per terra per ottenere ciò che voleva. Aveva un carattere terribile. Era arrivata a 91 anni, a quei tempi era tanto. Era proprio una Mino, Min, in piemontese. Aveva un carattere duro. Era nata 1838 ed era morta nel 1929».
La cappelletta è stata restaurata nel 1926. «Era venuto il vescovo a benedirla. La data è scritta sul muro. È stata inaugurata il 4 settembre 1927. Mia mamma era del 1918, aveva 9 anni. All’inizio c’era soltanto un affresco della Madonna. La statua, un’opera di Adelmo Mino, è stata messa con il restauro».
ar.a
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