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Dà fuoco all’alloggio: paura a Santhià

Arrestato un marocchino residente da anni in Italia, tragedia sfiorata

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Dà fuoco all’alloggio: paura a Santhià

Dà fuoco all’alloggio: paura a Santhià

Sono stati attimi davvero di tensione a Santhià per un alloggio dato alle fiamme.

A ripercorrere la vicenda la sindaca Angela Ariotti: “Entrando nel merito l’uomo di nazionalità marocchina è proprietario dell’alloggio a piano terreno in via Tricerri. Regolarmente in Italia da 10 anni, residente fino a poco tempo fa in Emilia Romagna).

Da qualche giorno dava l’impressione ai vicini di voler fare dei lavori edili all’interno dell’alloggio. La scorsa notte, improvvisamente urla, strepiti e rumori di mobili rotti. Sono intervenute le Forze dell’ordine e tutto è ritornato tranquillo.
Questa mattina l’uomo ha dato fuoco al proprio alloggio, mettendo a repentaglio la vita di diverse persone che abitano al piano di sopra.
Fatto gravissimo ed inaccettabile tenendo conto che vi abita pure un anziano disabile. Successivamente tratto in salvo dai nostri carabinieri.
Ora l’appartamento è stato dichiarato inagibile. Per fortuna non vi sono stati feriti e danni strutturali agli altri appartamenti.
L’uomo è stato arrestato. Ritengo fuori luogo arrivare sul posto ed essere attaccata con una serie di discorsi ideologici ma privi di senso. Si mescola il referendum sulla cittadinanza con le “risorse della sinistra”. La cosa inaccettabile è quella di ritenere che non mi occupi delle sicurezza dei miei concittadini. La sicurezza non è di destra o di sinistra, la sicurezza è di tutti.
In questi anni abbiamo pensato ad attuare il ripristino delle telecamere inoltre l’azione di collaborazione tra la Polizia Locale e i Carabinieri è fattiva e concreta. A volte mi domande se certe dicerie siano date dal fatto che per me il colore della pelle non è discriminante, è questa la mia colpa? Da dove nasce la frase ” la Sindaca vuole bene ai marocchini?” Forse dal fatto che non amo slogan usati da alcuni dei miei colleghi, salvo poi, per un pugno di voti fare l’occhiolino sul costruire una moschea. Ma a questi amministratori si perdona l’ammiccamento perché loro sono “prima gli italiani”. Io invece dico prima chi si comporta correttamente rispettando diritti e doveri.
La mia vicinanza va alle famiglie coinvolte in questo fatto molto grave. Sarà mia premura concordare con le autorità competenti un tavolo di lavoro per analizzare e prevenire ulteriori situazioni intollerabili”.

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