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Crisi idrica, rimane preoccupante la situazione in Piemonte e Lombardia

Il rapporto dell’Autorità di Bacino del fiume Po

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La crisi idrica non molla la presa nella gran parte dell’area Padana e se anche la parte meridionale offre qualche indicatore positivo solo in Emilia-Romagna, restano invece estremamente significativi i dati proiettati dai territori Piemontese e Lombardo dove le analisi comunicate dagli enti che si sono riuniti stamattina – nel corso del secondo incontro ufficiale dell’Osservatorio Permanente di ADBPo – hanno sostanzialmente ribadito la situazione idrologica di conclamato stress idrico già evidenziata un mese fa e peggiorata nelle ultime settimane alla luce della mancanza prolungata di precipitazioni in grado di colmare, anche solo parzialmente, il deficit ereditato dalla stagione del 2022. A dimostrare la grande attenzione d’istituzioni e portatori di interesse di fronte a questo fenomeno, che sembra non avere attenuazione, è stato il numero degli esperti che hanno preso parte alla riunione di Parma; oltre 70 rappresentanti di ministeri, regioni del distretto del Po, stakeholder e agenzie di monitoraggio hanno complessivamente offerto un quadro di palese difficoltà che si preannuncia, per i prossimi mesi in cui prenderà il via la stagione dell’agricoltura, fondamentale per le produzioni ed in cui sarà essenziale impiegare la risorsa in modo quanto mai equilibrato e consapevole da parte di tutti gli utilizzatori.

Nell’insieme dei macrodati, raccolti e rielaborati dallo staff tecnico di ADBPo in stretta collaborazione con le Arpa regionali (consultabili integralmente all’interno del Bollettino ufficiale al link adbpo.it/osservatorio-permanente/), emergono alcuni casi che dimostrano chiaramente lo stato di sofferenza all’interno del distretto del fiume Po. Le portate rilevate nelle stazioni lungo l’asta del Po rimangono, al 6 marzo, ancorate ad uno stato di estrema o media gravità – San Sebastiano (TO) 26 mc/s; Casale Monferrato (AL) 50 mc/s; Valenza (AL) 103 mc/s; Isola Sant’Antonio (AL) 124 mc/s; Spessa Po (PV) 205 mc/s; Piacenza 279 mc/s; Cremona 387 mc/s; Boretto (RE) 444 mc/s; Borgoforte (MN) 569 mc/s; Pontelagoscuro (FE) 568 mc/s – e la quota appena superiore ai 632 mc/s registrata oggi nel Delta (a fronte di una portata-obiettivo di 450 mc/s) dimostra che il contesto, a questo periodo della stagione e alla vigilia della parte più consistente dei prelievi per l’irrigazione, si annuncia deficitario.

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