Attualità
Covid Piemonte a marzo le vaccinazioni ai disabili
Al termine di una riunione di aggiornamento e potenziamento del piano vaccinale svoltasi nel pomeriggio presso l’Unità di Crisi, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi ha dichiarato che “ai primi di marzo partiremo con la vaccinazione delle persone disabili, a cominciare dai circa 6000 ospiti delle strutture residenziali e semiresidenziali, ai quali verranno somministrati i vaccini Pfizer e Moderna. Inoltre, nell’arco di una settimana potenzieremo il sistema aumentando il numero dei centri vaccinali in tutto il Piemonte, che saranno attivati anche all’interno delle strutture ospedaliere. Queste ultime, infatti, hanno praticamente quasi ultimato la campagna di immunizzazione del personale sanitario e potranno adesso dare supporto a quella del personale docente e non docente e delle forze dell’ordine. In particolare, all’interno degli ospedali, con percorsi dedicati e in sicurezza, vaccineremo i cittadini più giovani, mentre, per maggiore precauzione, per gli over 80 continueranno ad essere privilegiati i centri vaccinali extraospedalieri. Infine, stiamo già lavorando all’organizzazione della Fase 4, la più ampia della campagna, coinvolgendo in prima linea i 3.200 medici di famiglia piemontesi in un sistema analogo a quello, già rodato, della vaccinazione antinfluenzale. Ovviamente è fondamentale poter contare sugli approvvigionamenti per capire quando questa fase potrà prendere il via”.
Al termine di una riunione di aggiornamento e potenziamento del piano vaccinale svoltasi nel pomeriggio presso l’Unità di Crisi, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi (nella foto) ha dichiarato che “ai primi di marzo partiremo con la vaccinazione delle persone disabili, a cominciare dai circa 6000 ospiti delle strutture residenziali e semiresidenziali, ai quali verranno somministrati i vaccini Pfizer e Moderna. Inoltre, nell’arco di una settimana potenzieremo il sistema aumentando il numero dei centri vaccinali in tutto il Piemonte, che saranno attivati anche all’interno delle strutture ospedaliere. Queste ultime, infatti, hanno praticamente quasi ultimato la campagna di immunizzazione del personale sanitario e potranno adesso dare supporto a quella del personale docente e non docente e delle forze dell’ordine. In particolare, all’interno degli ospedali, con percorsi dedicati e in sicurezza, vaccineremo i cittadini più giovani, mentre, per maggiore precauzione, per gli over 80 continueranno ad essere privilegiati i centri vaccinali extraospedalieri. Infine, stiamo già lavorando all’organizzazione della Fase 4, la più ampia della campagna, coinvolgendo in prima linea i 3.200 medici di famiglia piemontesi in un sistema analogo a quello, già rodato, della vaccinazione antinfluenzale. Ovviamente è fondamentale poter contare sugli approvvigionamenti per capire quando questa fase potrà prendere il via”.
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