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Coronavirus, le case di riposo rimangono sempre chiuse

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BIELLA – L’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha inviato alle direzioni delle strutture residenziali, tra cui quelle socio-sanitarie e socio-assistenziali, e alle Commissioni di vigilanza delle Asl le linee di indirizzo da seguire per consentire la graduale ripresa delle attività. La parte più rilevante del documento, approvato dal Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crisi, è quella che riguarda le visite agli ospiti, che, in linea con il dpcm dell’11 giugno, sono limitate ai casi previsti dalle direzioni sanitarie adottando misure di prevenzione e sicurezza.

Visite agli ospiti
«Le visite di familiari e conoscenti degli ospiti devono essere effettuate esclusivamente su appuntamento, con programmazione della direzione della struttura, e consentite solo nelle aree pertinenziali e non residenziali o in spazi dedicati con accesso diretto dall’esterno. La direzione sanitaria può prevedere, d’intesa con il medico curante, casi eccezionali (ad esempio il fine vita), che comunque andranno gestiti nel rispetto delle indicazioni internazionali, nazionali e regionali sulla sicurezza (utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, divieto di assembramento, rispetto delle distanze)».
«Si ricorda che è obbligo del direttore della struttura impedire l’ingresso di casi sospetti, probabili, confermati di Covid-19” e che “è necessario mettere in atto un sistema di valutazione per chiunque debba accedere alla struttura in modo tale da consentire l’identificazione immediata di persone che presentino sintomi simil-influenzali (tosse secca, dolori muscolari diffusi, mal di testa, rinorrea, mal di gola, congiuntivite, diarrea, vomito) e febbre».
«Gli ingressi vanno limitati e scaglionati, in modo da evitare assembramenti anche negli spazi dedicati all’attesa dell’ingresso. Al momento della prenotazione dell’appuntamento l’operatore dovrà far rispondere il parente ad un apposito questionario per la valutazione del rischio espositivo. La direzione della struttura programmerà l’appuntamento solo in presenza di tutte le condizioni necessarie».
«Ogni visitatore in ingresso dovrà sottoporsi ad una procedura di sicurezza consistente in accesso tramite punto unico, utilizzo dei necessari dispositivi, igienizzazione delle mani, misurazione della temperatura; firma del questionario pre-compilato telefonicamente. L’operatore inserirà i riferimenti della visita su un apposito registro di ingresso/uscita e firmerà il modulo che sarà inserito in copia nella cartella clinica dell’ospite e conservato agli atti».

«Gli incontri tra visitatori e ospiti dovranno avvenire nel rispetto di precise disposizioni: disinfezione delle mani in entrata e in uscita, utilizzo dei dispositivi necessari secondo le indicazioni della direzione della Struttura, distanziamento fisico garantito da barriere di vetro o plexiglass, divieto assoluto di contatto fisico, stretta vigilanza da parte di un operatore debitamente formato, garantendo in ogni caso la privacy della conversazione. Le direzioni sanitarie possono valutare la possibilità di utilizzare anche spazi all’aperto per lo svolgimento delle visite, purché questi siano facilmente sorvegliabili. Chi ha ricevuto visite sarà oggetto di monitoraggio nei successivi 7 giorni, mediante la tenuta di un diario clinico-assistenziale».

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