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Contravvenzioni, sarà il multato a pagare le spese di notificazione

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Saranno i cittadini multati, e non il Comune, a pagare le spese di notificazione delle contravvenzioni: lo stabilisce una delibera della giunta approvata oggi, lunedì 2 marzo, che dà mandato al comandante della Polizia Municipale di quantificare la cifra forfettaria da aggiungere a quella della sanzione, nel caso si debba avviare una procedura di accertamento per inviare i verbali.

Saranno i cittadini multati, e non il Comune, a pagare le spese di notificazione delle contravvenzioni: lo stabilisce una delibera della giunta approvata oggi, lunedì 2 marzo, che dà mandato al comandante della Polizia Municipale di quantificare la cifra forfettaria da aggiungere a quella della sanzione, nel caso si debba avviare una procedura di accertamento per inviare i verbali. «Il codice della strada – spiega l’assessore Stefano La Malfa – dice esplicitamente che le spese di accertamento e di notificazione debbono essere poste a carico di chi è tenuto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria. Finora a Biella non accadeva. E in tutti i casi in cui sia necessario inviare al cittadino notifiche e verbali, questo comporta una maggiore spesa per il Comune».

Queste spese saranno calcolate e aggiunte come forfait alle multe che avranno bisogno di questa procedura di accertamento, per essere notificate. Niente surplus quindi, per esempio, per la contravvenzione per sosta vietata lasciata sul parabrezza dell’auto o contestata immediatamente al trasgressore, se viene pagata entro i tempi previsti. Il surplus scatterebbe solo se, in caso di mancato pagamento, deve seguire una comunicazione via posta a casa per notificare la multa. Il forfait coprirà le spese postali, quelle relative al servizio di esternalizzazione di alcune fasi del procedimento  sanzionatorio,  alla  manutenzione  del  software  di  gestione  delle violazioni, ai collegamenti informatici e le visure presso le banche dati, oltre che eventuali maggiori costi per la notifica attraverso messi comunali di altri enti.

Ecco quindi che cosa potrà succedere, una volta che il sistema sarà entrato pienamente in funzione.

Se si paga entro cinque giorni dal cosiddetto “preavviso” (il foglietto sul parabrezza in caso di divieto di sosta) o dalla contestazione immediata al trasgressore, si ottiene un 30% di “sconto” sulla sanzione comminata, senza l’aggravio delle spese di notificazione.

Se si paga oltre i cinque giorni ma comunque prima dell’inizio della procedura di notificazione, si versa l’intero ammontare della sanzione ma senza l’aggravio delle spese di notificazione.

Se si paga oltre l’inizio della procedura di notificazione (comunque indispensabile per le violazioni accertate e non immediatamente contestate al trasgressore), all’ammontare della sanzione (che comunque se pagata nei 5 giorni dalla notifica può essere decurtata del 30%) si aggiungeranno le spese di notificazione.

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