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Come prevenire il suicidio, venerdì un incontro

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Prevenzione al suicidio. È il tema dell’incontro pubblico in programmavenerdì 30 settembre, alle 21, nella Sala Affreschi del Centro Culturale Le Rosminiane, Candelo.  
L’evento – dal titolo “OLTRE IL RIMPIANTO – Informazioni ed aiuto nel Centro Crisi dell’ASL Biella prima e dopo una crisi di suicidio” –  è organizzato dal Comune di Candelo in collaborazione con l’ASL di Biella e l’Associazione di promozione sociale “Barriere per la vita”.
Nell’ambito delle attività promosse dal tavolo istituzionale per la prevenzione del suicido, questo appuntamento è il primo di una serie di serate – che verranno programmate nel Biellese –  volte a sensibilizzare la cittadinanza sul tema del suicidio e della sua prevenzione.
Sono previsti tre interventi. Il primo avrà come relatore il dott. Roberto Merli, Psichiatra, Direttore S.C. di Psichiatria UM1 Biella – Centro Crisi ASL Biella, e sarà legato a due tematiche di rilevanza fondamentale per le azioni di contrasto al comportamento suicidario: “La solidarietà sociale e il coraggio civile”, quindi “La prevenzione attraverso un corretto stile di vita sotto il profilo psicofisico”. La dissertazione sarà preceduta da un cortometraggio e sarà accompagnata da diapositive e slide.
Il secondo intervento sarà a cura della dott.ssa Elena Macchiarulo, Psicologa, Dirigente I livello S.C. di Psichiatria UM1 Biella – Centro Crisi ASL Biella, ed avrà per titolo “Il gruppo come risorsa”. Il riferimento è ai gruppi di sostegno per i cosiddetti sopravvissuti, cioè i familiari delle vittime. Anche questo è un servizio già in essere, attivato dall’ASL di Biella nelle due strutture di Biella e Cossato. La dott.ssa Macchiarulo si occupa proprio del coordinamento di questi gruppi di aiuto che si riuniscono con cadenza quindicinale e ne spiegherà il funzionamento.
Terzo ed ultimo intervento, non certo per ordine di importanza, quello di Valerio Manara, genitore di una vittima. Una testimonianza diretta, ritenuta fondamentale per un incontro che ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sul tema del suicidio, piaga sociale che nel Biellese fa registrare numeri doppi rispetto alla media nazionale.

Prevenzione al suicidio. È il tema dell’incontro pubblico in programmavenerdì 30 settembre, alle 21, nella Sala Affreschi del Centro Culturale Le Rosminiane, Candelo.  
L’evento – dal titolo “OLTRE IL RIMPIANTO – Informazioni ed aiuto nel Centro Crisi dell’ASL Biella prima e dopo una crisi di suicidio” –  è organizzato dal Comune di Candelo in collaborazione con l’ASL di Biella e l’Associazione di promozione sociale “Barriere per la vita”.
Nell’ambito delle attività promosse dal tavolo istituzionale per la prevenzione del suicido, questo appuntamento è il primo di una serie di serate – che verranno programmate nel Biellese –  volte a sensibilizzare la cittadinanza sul tema del suicidio e della sua prevenzione.
Sono previsti tre interventi. Il primo avrà come relatore il dott. Roberto Merli, Psichiatra, Direttore S.C. di Psichiatria UM1 Biella – Centro Crisi ASL Biella, e sarà legato a due tematiche di rilevanza fondamentale per le azioni di contrasto al comportamento suicidario: “La solidarietà sociale e il coraggio civile”, quindi “La prevenzione attraverso un corretto stile di vita sotto il profilo psicofisico”. La dissertazione sarà preceduta da un cortometraggio e sarà accompagnata da diapositive e slide.
Il secondo intervento sarà a cura della dott.ssa Elena Macchiarulo, Psicologa, Dirigente I livello S.C. di Psichiatria UM1 Biella – Centro Crisi ASL Biella, ed avrà per titolo “Il gruppo come risorsa”. Il riferimento è ai gruppi di sostegno per i cosiddetti sopravvissuti, cioè i familiari delle vittime. Anche questo è un servizio già in essere, attivato dall’ASL di Biella nelle due strutture di Biella e Cossato. La dott.ssa Macchiarulo si occupa proprio del coordinamento di questi gruppi di aiuto che si riuniscono con cadenza quindicinale e ne spiegherà il funzionamento.
Terzo ed ultimo intervento, non certo per ordine di importanza, quello di Valerio Manara, genitore di una vittima. Una testimonianza diretta, ritenuta fondamentale per un incontro che ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sul tema del suicidio, piaga sociale che nel Biellese fa registrare numeri doppi rispetto alla media nazionale.

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