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Come affrontare il tumore di un figlio

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Nella ricorrenza odierna della Giornata Mondiale in cui tutti gli enti e le associazioni del settore (in Italia in particolare la FIAGOP, Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica, nel mondo Chilhood Cancer International), gli operatori e le famiglie si uniscono nel fare sentire la propria voce e il proprio impegno nell’affrontare la difficile esperienza della malattia oncologica di un figlio.

Nella ricorrenza odierna della Giornata Mondiale in cui tutti gli enti e le associazioni del settore (in Italia in particolare la FIAGOP, Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica, nel mondo Chilhood Cancer International), gli operatori e le famiglie si uniscono nel fare sentire la propria voce e il proprio impegno nell’affrontare la difficile esperienza della malattia oncologica di un figlio.
Un percorso durissimo costellato di disorientamento, paure e sofferenza: un evento spesso vissuto come qualcosa che irrompe senza preavviso nella vita e nella storia di quel bambino o di quell’adolescente e della sua famiglia e la stravolge. Un percorso, tuttavia, anche pieno di vita, tenerezza e speranza: lo stravolgimento lascia gradualmente il passo al conforto della riscoperta delle proprie risorse, della propria forza, della profondità e del sostegno dato dalla condivisione e dal contatto con l’altro.
Non si è soli in questo viaggio. Il Fondo Edo Tempia, attivo da trentasei anni sul territorio biellese e piemontese nel campo della prevenzione e della cura dei tumori, offre il suo contributo con i Servizi presenti nel suo Progetto Bambini, per stare accanto a queste famiglie e a quelle che affrontano la malattia di un genitore in tutti quelli che possono essere i tempi della malattia: la diagnosi, la cura, la perdita, la guarigione.
A distanza di un anno dal 15 febbraio scorso il Fondo ha portato avanti e sviluppato tutte le attività che dal 2009, via via, contraddistinguono il Progetto, raggiungendo un numero sempre più elevato di nuclei famigliari, cercando di offrire loro un appoggio sempre maggiormente specializzato e sinergico con quello attivato dai diversi Servizi che istituzionalmente sul territorio si occupano di minori, di oncologia e di sofferenza.

Quest’anno ha visto, inoltre, nuove e preziose collaborazioni: proprio grazie all’iniziativa indetta per la quattordicesima Giornata Mondiale è nato un progetto pilota che, grazie all’importante appoggio della scuola in ospedale, sta portando dall’ottobre 2016 lo yoga in Pediatria, attività che offre momenti di sollievo ai piccoli pazienti di questo reparto dell’ospedale di Biella; e ancora nell’agosto scorso, grazie all’incontro con l’associazione torinese Progetto Giada onlus, è stato possibile ospitare nel bellissimo scenario del Santuario di Oropa bambini e ragazzi in cura presso l’ospedale Regina Margherita di Torino, il Gaslini di Genova, l’Istituto Tumori di Milano e regalare loro una vacanza sicuramente molto speciale. Perché, come ci ricorda la scrittrice Paola Natalicchio nel suo Regno di OP, «esiste sempre un punto di leva per ribaltarlo, il dolore, e trasformarlo in qualcos’altro».

I servizi del Progetto Bambini consistono nell’appoggio educativo e consulenza psicologica ai genitori; “sfondi interattivi su cui i tasselli dolorosi dell’esperienza trovano posto” Lorena Brustia – educatore

Ci sono anche i Laboratori di arte terapia diretti da Giovanni Pepa Diaza, uno spazio protetto e rassicurante dove poter esprimere i vissuti dolorosi attraverso i materiali artistici ed integrarli nel proprio percorso esistenziale”
Lo Yoga per Bambini e Psicomotricità a scuola con l’insegnante Elisabetta Veralli perchè «i bambini sanno cogliere con naturalezza i messaggi non-verbali e utilizzarli appieno come risorse».
Per quando riguarda i dati dell’attività in merito ai trasporti effettuati dai volontari del Fondo Edo Tempia nel 2016 sono state 54 le famiglie affiancate (minori malati oncologici e minori con un famigliare malato). Inoltre sono stati attivati  65 progetti per un totale di 823 incontri mentre 28 minori e famiglie sono state inviate dalla rete di Servizi che vi collaborano, ovvero Neuropsichiatria Infantile, Servizi Sociali, Psicologia Ospedaliera, Reparti di Oncologia e Pediatria, Cure Palliative, Scuole

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