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Classi vip, continua la polemica: “Noi abbiamo stranieri in ogni sezione”

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La polemica sulle classi vip alla ex Schiapparelli ha sollevato un polverone, tanto che dopo le iniziali proteste dei genitori a fioccare sono stati i commenti del popolo di Facebook. Il mistero di infittisce se si confrontano i tabelloni affissi alla San Francesco con quelli di due altre scuole medie biellesi: la Marconi e la Salvemini. Qui gli studenti stranieri sono equamente distribuiti tra tutte le sezioni.

La polemica sulle classi vip alla ex Schiapparelli ha sollevato un polverone, tanto che dopo le iniziali proteste dei genitori a fioccare sono stati i commenti del popolo di Facebook. Da chi condivide la propria passata esperienza («Ho fatto la A alla Schiapparelli e in classe abbiamo sempre avuto pochi ragazzi non italiani. I figli di immigrati finivano sempre nella C e nella E che erano famose per essere classi di casinisti!»; «Anche nella classe A della Marconi di 20 anni fa c’erano i figli degli industriali che non si mischiavano con i figli degli operai») a chi si fa testimone di un presente che non ha visto grossi miglioramenti («Anche in altre scuole è così, è palese e risaputo da tutti!»; «Io dico che se in alcune classi vi sono biellesi doc, figli di brava gente che magari conosce il preside e ha il suo cell»), sono davvero pochissimi i commenti di chi difende la proclamata buonafede del dirigente scolastico Dino Gentile, che pur citando il regolamento scolastico non è riuscito a convincere chi dietro quelle due sezioni “troppo italiane” non vede totale trasparenza.

Il mistero di infittisce se si confrontano i tabelloni affissi alla San Francesco con quelli di due altre scuole medie biellesi: la Marconi di via Addis Abeba e la Salvemini di via Carso. Qui le sezioni sono otto in totale ed è evidente fin dalla prima scorsa dei nomi come quelli degli studenti stranieri siano equamente distribuiti tra tutte le sezioni. I criteri per la formazione delle classi prime elencati dalla vicepreside Caterina Pessina sono sostanzialmente gli stessi di quelli citati da Gentile: ai primi di luglio è stata costituita una commissione di continuità attraverso la quale i docenti hanno potuto inserire gli allievi in differenti fasce di livello (eccellenze, fascia media e problematiche) in base ai risultati del precedente percorso scolastico, dopodiché sono stati formati i gruppi classe tenendo conto di tutte le altre particolarità (studenti portatori di handicap, gemelli, figli di docenti) e delle eventuali richieste dei genitori, laddove le stesse non fossero in contrasto con il regolamento. Segue un percorso a parte la costituzione della classe del corso musicale, che prevede un test attitudinale con graduatoria finale per l’ammissione.

L’unica reale differenza tra Marconi, Salvemini e San Francesco sta nel fatto che nelle prime due scuole l’assegnazione delle sezioni viene fatta a sorteggio durante una riunione aperta dei docenti. Vengono in questo caso soddisfatti i ripetuti commenti su Facebook che chiedono come soluzione a tutti i mali un democratico sorteggio (e a chiederlo è chi si firma “biellese doc”). «Le nostre sono classi molto varie che raccolgono le più diverse tipologie di alunni – è la conclusione di Caterina Pessina – La nostra è una scuola con molti stranieri iscritti, basta consultare gli elenchi per rendersene conto. Durante le prime riunioni era venuta fuori una classe con una percentuale di stranieri superiore alle altre, ma per equilibrare la situazione sono stati più equamente distribuiti tra le diverse sezioni».

Gaia Quaglio

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