Cittadini esasperati dai profughi dell’ex hotel Coggiola

Cittadini esasperati dai profughi dell’ex hotel Coggiola

Cittadini esasperati dai profughi dell’ex hotel Coggiola

Ex Hotel Coggiola a Biella ancora sotto osservazione. Ancora l’altra sera una donna che abita in una delle palazzine a fianco ha chiesto l’intervento dei carabinieri per i continui rumori notturni.I militari giunti sul posto hanno preso contatti con il responsabile della stuttura.

E non è la prima volta. “La situazione si protrae ormai da tempo – raccontano i vicini -. Diventa difficile vivere, di giono è un continuo via vai di persone. Non c’è deccoo”. E le cose vanno peggio di notte: “Si sentono rumori, urla. Impossibile dormire tranquillamente”.

C’è chi vorrebbe anche trasferirsi, ma ormai ha comprato casa.

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Un caso che si trascina

DA anni l’ex hotel ha lasciato spazio a un centro profughi. E i problemi di convivenza con il vicinato si sono presentati sin da subito. L’ex sindaco di Biella Corradino aveva già affrontato la questione scrivendo al prefetto. A parte qualche periodo di tranquillità, il problema di rumori e urla è continuo in questo palazzo.

Una situazione che sta diventando pesante per i proprietari e inquilini dei condomini vicini. Nel corso del tempo sono stati davvero tanti gli interventi delle forze dell’ordine per cercare di porre un rimedio.

Ma nonostante i continui interventi una soluzione non è mai stata trovata. E agli inquilini dei palazzi vicini quando il rumore si fa troppo alto, non resta che chiedere l’intervento dei carabinieri e delle forze dell’ordine.

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