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Cinema, proiezione anche di domenica mattina con aperitivo scontato

La proposta della sala “Verdi” di Candelo

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Cinema, proiezione anche di domenica mattina con aperitivo scontato

La luce in fondo al tunnel. Gli incassi al botteghino dei cinema del Biellese, infatti, si aggirano intorno al – 70%. «Però è un inizio» prova a dire Arrigo Tomelleri, proprietario del “Verdi” di Candelo. Lo storico gestore si è inventato pure l’aperitivo alla domenica mattina, per portare più persone. In pratica chi acquista un biglietto per uno spettacolo, presentandosi poi nei bar e nei ristoranti del paese, ha diritto a uno sconto del 10%. «Difficile dire come sia andata in termini precisi – spiega -. però tutti mi hanno confermato che i locali della piazza e dintorni fossero pieni. Insomma, tutto può aiutare a recuperare quanto perso».
Per Tomelleri proprio qui sta il cuore della questione. «Riportare le persone dentro le sale. Fare in modo che si riabituino alle antiche consuetudini. In pratica dopo di noi hanno aperto le palestre, ora mancano solo le discoteche… Voglio dire: non siamo gli ultimi, ma poco ci manca. Undici mesi di stop sono un’eternità. Le persone devono riabituarsi a stare in sala e soprattutto ad avere fiducia nell’andare in uno spazio chiuso dopo tutto quello che è successo. Credo proprio ci vorrà del tempo. E non poco. Dopo quasi un anno di fermo, avevo una certa trepidazione, temevo di non essere più capace a fare del cose. E faccio questo mestiere da quarant’anni».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il gestore della multisala di Biella, “Il Mazzini”. Lanfranco Ceresoli infatti dice: «Abbiamo aperto. Ed è una buona notizia. Dopodiché è evidente che i numeri siano infinitamente più bassi rispetto alla media storica. Anche noi abbiamo un numero inferiore di spettatori che si aggira sul – 70%. Un po’ me l’aspettavo. Troppi i problemi per sperare che la situazione tornasse alla normalità alle prime aperture». Per ora non sono all’orizzonte aperture delle altre sale in gestione da Ceresoli: «Odeon e Impero, un passo per volta…», spiega l’imprenditore.
Per Tomelleri sarà decisiva la fine del coprifuoco. «Meglio le 23 delle 22, ovviamente. Abbiamo reintrodotto lo spettacolo della domenica mattina, con aperitivo, proprio per provare ad aumentare il numero di spettacoli e quindi di fruitori. Ma siamo lontanissimi dai circa 400 biglietti che vendevamo in una settimana prima della pandemia. L’obiettivo è di tornare alla normalità a settembre. Naturalmente occorre non tornare più indietro in termini di restrizioni, sia sulla possibilità di movimento sia sulle chiusure. Altrimenti, per noi sarebbe davvero la fine. Già la scarsa disponibilità di film di qualità ci penalizza in questa fase di riavvio, con una concorrenza spietata da parte delle piattaforme Internet che proiettano film non ancora arrivati nelle sale».

Paolo La Bua

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