Attualità
Centri estivi: “Più fondi dal governo, bene incontro con Regione”
TORINO – “Chiederemo maggiori risorse allo Stato per l’organizzazione dei centri estivi. A causa dell’emergenza, i costi per i Comuni lieviteranno, serviranno più educatori e ci saranno maggiori oneri. Ma dobbiamo assolutamente rispondere a una necessità che ci viene rappresentata a gran voce dalle famiglie”.Così Barbara Azzarà, vicepresidente all’Istruzione di ANCI Piemonte, dopo la videoconferenza alla quale hanno partecipato l’assessore regionale Barbara Caucino e le associazioni di rappresentanza degli Enti locali.Sul tappeto le linee guida della Regione per l’apertura dei centri estivi, con particolare riguardo agli aspetti legati alla capacità ricettiva, all’organizzazione delle attività, alla formazione degli operatori, all’erogazione dei pasti e al monitoraggio di eventuali criticità in termini di sicurezza.
“Siamo soddisfatti dell’esito dell’incontro”, commenta la vicepresidente Azzarà. “Alla Regione – prosegue – abbiamo proposto l’igienizzazione dei locali all’inizio della stagione e anche nei weekend, in caso di utilizzo promiscuo per altre iniziative e abbiamo anche chiesto di poter organizzare webinar di formazione gratuiti in collaborazione con le ASL, ma soprattutto vorremmo che vengano predisposti protocolli di sicurezza condivisi con le parti sociali e le ASL”.Un attenzione particolare al tema della sicurezza. “Abbiamo chiesto che vengano predisposti protocolli di sicurezza condivisi con le parti sociali e le ASL – continua Azzarà -. Abbiamo poi evidenziato la necessità di individuare, all’interno dei locali dei centri estivi, aree specifiche per l’isolamento di eventuali casi sintomatici che dovessero manifestarsi. Vogliamo sapere come intervenire in caso di emergenza e se, dopo un eventuale contagio, al termine della malattia i ragazzi dovranno produrre un certificato medico o basterà un’autocertificazione. Infine, il tema delle mascherine: vogliamo sapere se, oltre ai DPI per il personale, saranno necessarie anche le mascherine di comunità per i bambini e chi dovrà eventualmente fornirle. Dall’assessore regionale sono arrivate ampie rassicurazioni in vista della predisposizione della nuova DGR. A noi premeva non lasciar soli i sindaci in questo momento delicato”, conclude Azzarà.
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