Attualità
Cascina Porta: chiude il canile e partono le adozioni
Avviata una raccolta fondi per salvare la struttura a confine tra Biellese e Vercellese

Cascina Porta: chiude il canile e partono le adozioni. Avviata una raccolta fondi sul sito Gofundme per aiutare il canile “Quattro zampe nel cuore” di Rovasenda.
La struttura sembra però destinata a chiudere se non arriverà una svolta. Due i problemi: manca personale e il canile necessiterebbe di importanti lavori.
Cascina Porta: chiude il canile e partono le adozioni
In queste settimane l’associazione che gestisce la struttura ha lanciato diversi appelli affinché qualcuno adotti i cani rimasti. Molte persone hanno raccolto l’invito, dando così una sistemazione ai randagi rimasti.
La decisione di fermarsi sembra ormai presa. Erano gli anni Novanta quando il progetto partì per rispondere a una domanda del territorio. Sono passati 24 anni da allora. Cascina Porta ha stretto accordi con tutti i comuni della Valsesia per il recupero degli animali randagi. Migliaia le adozioni effettuate in questi anni.
Da mesi il sodalizio cerca di assumere dipendenti, ma c’è chi dura pochi giorni e chi non è adeguato. C’è chi ha lasciato e così il canile è destinato a chiudere. Ai comuni convenzionati, quasi tutti i centri della Valsesia, è già stata comunicata la situazione. Alcuni hanno così affidato il servizio di recupero dei cani randagi e animali ad altre associazioni.
Raccolta fondi
Sul sito Gofundme.com è stata avviata una raccolta fondi. nel tentativo di salvare la struttura. In pochi giorni una quarantina di persone hanno versato in totale 1.700 euro, l’obiettivo è di arrivare almeno a 3mila euro.
La storia
«Oggi gli impianti sono allo stremo, la costruzione necessiterebbe di interventi di manutenzione straordinaria assolutamente antieconomici. I tetti da rifare, il depuratore non funziona, pavimentazioni corrose e via dicendo – si legge in una comunicazione dell’associazione -. A tutto ciò si aggiunga la ormai cronica indisponibilità di addetti qualificati. Una situazione difficile diventata ingestibile dopo le dimissioni di un altro dipendente. Non ci sono più le condizioni per poter operare efficacemente e nel rispetto degli impegni assunti. Così non c’è altra possibilità che ridimensionare le funzioni a cominciare dal canile di prima accoglienza in funzione delle risorse residue. Il direttivo sta valutando quali servizi si potranno mantenere e quali tagliare. Ad oggi non è possibile fare ulteriori programmi».
La struttura nacque negli anni Novanta per rispondere a una esigenza del territorio, venne costruita in pochi mesi con appena qualche migliaio di vecchie lire. Doveva essere una soluzione temporanea, in realtà è andata avanti per 25 anni, dando un servizio sempre efficiente al territorio.
LEGGI ANCHE: Canile di Cossato cerca volontari
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook
