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Cari amici, godiamoci la rinascita della vita

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Care amiche e cari amici, regola numero uno per il primo anticipo d’estate, godersi in pieno questa “ripresa psicologica” che ci vede, dopo quasi due anni di fermo, riaffacciarci pian piano alla vita e agli eventi sul territorio con prudenza ma con tanta voglia di stare fuori. Con questo stato d’animo abbiamo apprezzato ancor più eventi quali “Candelo in fiore”, da sempre un bel biglietto da visita per il nostro territorio.

E abbiamo seguito con ammirazione le imprese di due studenti biellesi, Enrico Quaglia e Alessia Belloca, che hanno gareggiato ai campionati nazionali di pasticceria in Sardegna. Vedere il loro dolce “margherita” passare sugli schermi del TG1 è stato un segnale simbolico di ritrovata serenità, operosità, talento. Bravi davvero.

Ma al di là delle nostre eccellenze, il quadro politico amministrativo biellese resta desolante, con i progetti dei lavori pubblici per la città che vedono protagonista – al momento – il solo stadio Lamarmora/Pozzo per il rifacimento di tribune, spogliatoi e pista di atletica. Il resto, per la città, si dice arriverà, con il solito racconto “a senso unico” che si trasforma sempre in propaganda elettorale per chi ancora ha voglia e tempo di ascoltare. Sia che si parli di PNRR, con ricadute – forse – sul nostro territorio, sia che si parli di guerra, con le inevitabili implicazioni economiche in termini di forniture di gas, sia che si parli di recessione imminente (a patto di non esserci già entrati) la politica adotta sempre un filtro a tutte le latitudini, nazionali e locali: il filtro elettorale della convenienza “pro partito meo”.

Intanto per noi cittadini un dubbio resta: quei 50 milioni che ancora devono arrivare a Biella hanno a che fare o no con l’Europa e con i fondi europei? Come ci attiveremo? Come e se arriveranno? Forse di questo varrebbe la pena parlare, approfondire, anziché essere costretti a sentire già i primi soliti rumors sulle elezioni comunali al 2024. Ma come verrebbe da dire, non si è fatto nulla per la città in questi anni, si è amministrato francamente con grande dilettantismo e faciloneria, e, senza colpo ferire e senza la minima autocritica, c’è già chi pensa al prossimo giro, alle nuove manovre “di palazzo” senza nemmeno porsi il problema – questo sì morale – del proprio operato in Giunta? Davvero a volte si superano i limiti…

Serve rinnovamento, occorre formare una nuova classe di cittadini consapevoli che Biella non è “periferia e basta” perché… “soma fait parei”. Biella è qui ora e aspetta delle risposte di rilancio. Per questo seguiamo con attenzione e speranza i rinnovati percorsi formativi di Città Studi, che potrebbero raddoppiare, in poco tempo, i numeri degli studenti in città. Un progetto a lungo termine, ma che resta fondamentale per rendere questa città meno vecchia, con più talento, in grado di valorizzare tutte le nostre eccellenze. Che sono tante, ma che noi, talvolta, nemmeno sappiamo di avere.

Luigi Apicella

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