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Caos anche a Biella per la sospensione del reddito di cittadinanza

Bufera sull’INPS

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«Si invitano i cittadini a non recarsi presso l’ufficio Servizi sociali senza essere convocati. Non abbiamo alcuna possibilità di riattivare il reddito di cittadinanza sospeso». Molti comuni hanno messo le cose in chiaro con un avviso pubblico, e lo stesso stanno pensando di fare molti altri sindaci, allarmati dal prevedibile assalto degli «esodati» del reddito di cittadinanza.

Mentre infuria la polemica politica, i primi cittadini hanno chiesto un incontro con la massima urgenza al ministero del Lavoro, che li ha convocati per oggi, perché non sanno dove mettersi le mani, dopo il blocco dell’assegno a 169 mila percettori del Reddito, notificato con sms dall’Inps, accusata di aver inviato comunicazioni fuorvianti.

«L’Inps – dicono i sindaci – ha provocato confusione e disagio. Inutile dire che occorre rivolgersi ai servizi sociali dei comuni, che non hanno modo di far fronte a queste difficoltà. Rischiamo un inutile assalto. Su certi temi occorre essere chiari e evitare di alimentare le illusioni tra i cittadini e la babele tra le istituzioni». «I comuni non ce la fanno, non hanno risorse e non hanno personale — spiega Daniela Barbaresi, politiche sociali Cgil— mancano procedure, circolari, manca l’attivazione del supporto alla formazione, che non partirà comunque prima di settembre», aggiunge la sindacalista.

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