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Cambio della guardia alla guida del Gruppo Alpini di Vigliano

Renato Fossati, capogruppo dal 1974, lascia le redini a Egidio Giacoia. 

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L’assemblea dei soci del Gruppo Alpini di Vigliano Biellese si è riunita domenica 20 febbraio, nella sede di viale Alpini d’Italia. Tra i punti all’ordine del giorno c’era l’elezione del Consiglio direttivo per il prossimo triennio e l’assemblea ha eletto all’unanimità il nuovo capogruppo Egidio Giacoia, 45 anni e gli altri consiglieri. Giacoia subentra a Renato Fossati, classe 1942, che da 48 anni guida il gruppo.
«Tre anni fa mi rammaricavo del fatto che in questo lungo periodo non si fosse trovato un sostituto giovane che avrei volentieri affiancato – ha detto Fossati -, sicuro che sarebbe stato portatore di nuove idee che purtroppo con l’avanzare dell’età, con l’avvento delle nuove tecnologie di comunicazione, con la consuetudine di dire “abbiamo sempre fatto così”, senza accorgersene si perdono di vista. Nel 2019,  l’arrivo di tre consiglieri più giovani (tra i 40 e i 50 anni) ha portato un po’ di vitalità che mi fa ben sperare per il futuro. Uno di loro, Egidio Giacoia, ha dimostrato volontà e capacità organizzative ed ha accettato di sostituirmi. Gli auguro di cuore che il suo percorso sia costellato di successo e soprattutto di soddisfazioni. In me troverà sempre, se lo vorrà, un sincero appoggio. Io finalmente “metto a terra lo zaino” pieno di ricordi».
Giacoia guiderà il gruppo che ora conta 60 soci: «Ringrazio tutti per la fiducia che avete riposto in me. Grazie a Renato che dal 1974 ha svolto questo importante incarico. Sono consapevole che si tratti di un compito di grande responsabilità, ma siamo il Gruppo Alpini di Vigliano Biellese e sono proprio le due parole “gruppo” e “alpini” a darmi la forza di accettare con orgoglio questo incarico. Viva gli Alpini e viva l’Italia».
Gli altri consiglieri eletti sono: Massimo Albiero, Francesco Bertoglio, Renzo Bozzonetti, Renato Fossati, Giovanni Francese, Paolo Ibotti, Giancarlo Ramella Girot, Maurizio Sebastianelli, Pierluigi Stefani, Paolo Valenti, Massimo Zanella, Mario Zaramella, Giuseppe Zugno.
Nel discorso annuale Fossati ha ripercorso i 48 anni ricordando gli avvenimenti, gli amici che purtroppo non ci sono più, gli eventi grazie ai cui ricavi è stato possibile dare contributi alle parrocchie, agli asili o alla casa di riposo del paese e, soprattutto, la costruzione della sede da parte dei soci che lavoravano nel campo dell’edilizia e prestarono la loro opera con entusiasmo. «A me piace definire quell’operazione una vera avventura data dalla giovanile incoscienza – ha detto Fossati -, ma che abbiamo mandato avanti con successo, orgogliosi d’averla portata a termine. Cosa che attualmente non sarebbe in nessun modo immaginabile, una vera utopia». La prima pietra fu posata il 25 aprile 1977 e l’inaugurazione fu l’11 settembre del 1983 quando i soci alpini erano 244. «Sei anni di duro lavoro, ma anche di grandi soddisfazioni e di condivisione delle difficoltà che man mano si riscontravano e si risolvevano attorno ad un tavolo nel segno dell’amicizia e della solidarietà», conclude Fossati.

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