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Buona festa delle donne a tutte le nostre lettrici

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Da 70 anni è il simbolo per eccellenza dell’8 marzo, Festa della Donna: si tratta del tipico mazzo di mimosa, e anche oggi nei paesi e città della provincia di Biella verrà rispettata la tradizione. Dai 2 a 15 euro la spesa in previsione: dipende dalla grandezza del mazzo, ma anche dalla qualità e dalla tipologia della confezione.

Da 70 anni è il simbolo per eccellenza dell’8 marzo, Festa della Donna: si tratta del tipico mazzo di mimosa, e anche oggi nei paesi e città della provincia di Biella verrà rispettata la tradizione. Dai 2 a 15 euro la spesa in previsione: dipende dalla grandezza del mazzo, ma anche dalla qualità e dalla tipologia della confezione.

Vietato dimenticarsi della ricorrenza e del relativo omaggio floreale, dato che la tradizione di regalare la mimosa ‘compie’ settant’anni esatti: è infatti dal 1946 che la pianta dai caratteristici capolini sferici che riuniscono i fiori è stata scelta quale simbolo della festa delle donne (celebrata in Italia dal più remoto 1922). Due giorni dopo, le donne avrebbero per la prima volta potuto votare: erano le elezioni amministrative del 10 marzo 1946, stesso anno del referendum che, di lì a pochi mesi, e sempre con il concorso femminile al voto, avrebbe sancito la fine della monarchia e l’inizio dell’era repubblicana.

“In Italia è purtroppo un compleanno amaro per i produttori di mimosa: l’inverno pazzo ha tagliato infatti del 30% il raccolto” commentano Paolo Dellarole e Maria Lucia Benedetti, presidente e direttore di Coldiretti Vercelli-Biella. “Quest’anno, infatti, un inverno particolarmente mite ha fatto fiorire le piante già a partire dal Natale e la produzione disponibile è stata decurtata di 1/3 a causa dell’anticipo di maturazione”.

La mimosa sboccia in questo periodo ed assume il significato di autonomia e libertà ma è anche un fiore che dietro una fragilità apparente mostra una grande forza con la capacità di crescere anche in terreni difficili.

Anche le piante coltivate in terreni altimetricamente più elevati hanno completato la fioritura prima del previsto e il prodotto disponibile è stato salvato con la frigo conservazione.

Si stima comunque che saranno almeno 10 milioni i ramoscelli di mimosa regalati in Italia in occasione della festa dell’8 marzo: i ramoscelli offerti sono praticamente tutti di produzione nazionale e soprattutto della provincia di Imperia in Liguria dove operano circa 1500 produttori e si realizza oltre il 90% della produzione nazionale, che per ben il 40% viene destinata all’esportazione sul mercato olandese, ma anche in quello della vicina Svizzera, francese e del nord Europa.
Per conservare l’omaggio – consiglia la Coldiretti di Vercelli-Biella – è bene tagliare quanto prima gli steli che devono rimanere per due ore in acqua pulita e inacidita con due gocce di limone. Vanno quindi collocati in penombra e mantenuti in ambiente fresco e umido perché la mimosa rilascia molta acqua attraverso la traspirazione e bisogna evitare che la grande perdita di liquidi faccia seccare rapidamente il fiore.

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