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Brunello Cucinelli incanta Biella: “Dobbiamo avere il coraggio di ascoltare i giovani”
Il noto imprenditore ieri sera è stato protagonista di un atteso incontro di #fuoriluogo. Sala gremita in biblioteca
Sala gremita e grande emozione ieri sera, venerdì 6 settembre, alla Biblioteca Civica di Biella (Piazza Curiel), dove Brunello Cucinelli è stato protagonista di un atteso incontro nell’ambito del festival culturale #fuoriluogo. I biellesi hanno risposto oltre le aspettative, tanto che è stato necessario piazzare delle casse all’esterno per consentire anche a chi era rimasto fuori di ascoltare l’imprenditore.
L’evento, dal titolo “Lettera ai giovani per una umanistica rivoluzione”, ha preso il via alle 21:15, attirando un pubblico numeroso. Imprenditore visionario, presidente esecutivo e direttore creativo della Brunello Cucinelli Spa, Cucinelli ha condiviso riflessioni profonde sul ruolo delle nuove generazioni, dell’etica nel lavoro e della dignità dell’uomo nel contesto economico e sociale contemporaneo. Invitando tra l’altro gli industriali a fare attenzione a salari, trattamento e condizioni di lavoro, per rendere più allettante l’idea di fare l’operaio, se non vogliono rischiare di ritrovarsi i reparti vuoti in futuro.
Un messaggio ai giovani e agli imprenditori
Nato a Castel Rigone il 3 settembre 1953, Cucinelli è noto non solo per il successo del suo marchio di moda di lusso, ma anche per la sua filosofia imprenditoriale fondata su valori umanistici e spirituali. Durante l’incontro si è rivolto spesso ai giovani, invitandoli a fare e a innamorarsi di ciò che fanno. Agli imprenditori ha invece ricordato l’importanza proprio del coinvolgimento dei giovani.
“Non è facile avere i giovani vicino, perché il giovane contesta anche. Ma se le nostro imprese sono fatte da vecchi, non saranno mai contemporanee”
“Se le nostre imprese sono imprese fatte da vecchi, non saranno mai contemporanee e moderne – è stato uno dei passaggi -. Quindi voi dovreste avere ancora più coraggio. So che non è facile avere giovani vicino, perché il giovane ti dice sempre qualcosa che non ti piace e quando tu hai un po’ di successo non vuoi sentirti dire ciò che non ti piace. Mi piacerebbe, quando veniamo alle fiere, trovare anche nei vostri stand più persone di 38-40 anni…”.
Non sono mancati gli applausi, né tantomeno qualche risata.
“Dobbiamo avere il coraggio di ascoltare i giovani – ha continuato con la consueta verve -. So che è un po’ difficile, perché il giovane ti contesta anche… La mia nipotina un giorno mi ha detto ‘quando entro in azienda, nonno, ti licenzio il giorno dopo’”.
Il pubblico ha accolto con calore le sue parole, in una serata che ha unito cultura, ironia, ispirazione e impegno civile.
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Bruno
6 Settembre 2025 at 11:33
questo si è un industriale investe sul territorio in bellezza. Biella investe in bruttezza