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Brich: finalmente la svolta
Approvato un progetto di fattibilità tecnico-economica per un intervento di riqualificazione per un valore complessivo di 203.550 euro

Brich: finalmente la svolta. Dopo tante polemiche, con alti e bassi, ora finalmente il Parco si prepara a voltare pagina.
Nei giorni scorsi la giunta dell’Unione montana Valle del Cervo-La Bürsch ha approvato all’unanimità il progetto di fattibilità tecnico-economica. P per un intervento di riqualificazione ambientale e miglioramento fondiario dell’area, per un valore complessivo di 203.550 euro.
Brich: finalmente la svolta
Il progetto è stato finanziato quasi interamente con i fondi del Complemento di Sviluppo Rurale (CSR) 2023-2027 della Regione Piemonte. Nell’ambito dell’intervento SRD04 “Investimenti non produttivi con finalità ambientali”. Il contributo regionale ammonta a 199.958 euro, mentre i restanti 3.550 euro saranno coperti direttamente dall’Unione montana.
Il castello, i sentieri, l’intero ecosistema della riserva naturale torneranno a rinascere. Con interventi che includeranno la manutenzione della rete sentieristica, il contenimento delle specie invasive, l’adeguamento delle infrastrutture e la valorizzazione degli habitat. Nel rispetto dei criteri minimi ambientali. Come specificato negli atti ufficiali i lavori, per un valore di 149mila euro, saranno affidati nelle prossime settimane. Mentre la restante parte del budget è destinata a spese tecniche, Iva contributi Anac e alle funzioni tecniche interne all’ente. Il progetto è stato dichiarato immediatamente eseguibile per rispettare i tempi previsti dal bando regionale.
L’approvazione del progetto segna il momento decisivo di un percorso lungo e spesso accidentato. Durante il quale la pressione della comunità, delle associazioni e delle amministrazioni locali ha fatto la differenza. Il Brich non è stato dimenticato, e oggi può guardare al futuro con una prospettiva concreta di rinascita ambientale e culturale.
Finalmente la svolta
Per molti anni la Riserva Naturale del Brich ha vissuto un lento declino, fino a diventare l’emblema decadente del patrimonio culturale e naturale biellese.
Soddisfazione anche da parte degli “Amici del Brich”. «Siamo convinti che la sinergia fra istituzioni pubbliche, associazioni e privati sia la chiave per salvaguardare e rilanciare l’area. Attivarsi non significa riparare “solamente” i danni materiali. Ma preservare l’identità storica e paesaggistica di un simbolo caro ai cittadini di tutte le generazioni. È una responsabilità che con altre centinaia di persone abbiamo sentito e sentiamo per un bene comune come il Brich. Crediamo che la stessa responsabilità debbano avere gli Amministratori dell’Unione montana Valle Cervo».
Ed ora finalmente la svolta è arrivata.
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.Bruno
12 Giugno 2025 at 17:28
vedremo se sono solo parole